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Dal New York Times alle moto: la vita senza limiti di Seedorf fuori dal campo

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Sui campi di calcio ha deliziato le platee di tutta Europa, diventando uno dei più vincenti nella storia di questo sport: quattro Champions League con tre squadre diverse, colpi da genio assoluto e personalità da vendere. Ma Clarence Seedorf è molto più di un ex calciatore.

Un mix di culture e di esperienze eterogenee racchiusi in un innato spirito da leader: una mente brillante capace di ampliare i propri orizzonti extra calcio toccando settori completamente differenti tra loro.

Pochi sanno infatti che l'ex centrocampista del Milan è proprietario del ristorante Finger's a Milano, ma è stato anche presidente di una scuderia motociclistica, la 'Valsir Seedorf Racing World', che dopo la sua fondazione nel 2003 ha partecipato al campionato della classe 125.

La passione per i motori ma anche per la comunicazione e l'informazione: Seedorf gestiva anche la rivista 'Sport Auto Moto', poi venduta successivamente. Una passione per il giornalismo che lo ha portato nel 2009 a essere ingaggiato addirittura dal New York Times.

Per il giornale americano l'ex mezzala olandese curava una rubrica nella quale rispondeva alle domande dei lettori, la 'Seedorf responds': una finestra sul calcio nata dal casuale incontro con Geoffrey Marcus, prestigioso redattore del giornale.

Campione in campo ma anche nello studio: Seedorf parla in modo fluente ben sei lingue: l'olandese, l'inglese, l'italiano, il portoghese, lo spagnolo e il surinamese, lingua del suo paese d'origine. Pochi sanno inoltre che il nome 'Seedorf' ha origini tedesche, perchè il nonno dell'ex giocatore era figlio di uno schiavo e fu liberato dal proprio padrone tedesco, da cui prese il cognome.

Una famiglia cresciuta a pane e calcio, con il padre procuratore e tre fratelli giocatori, due dei quali passati al Monza nel 2009, proprio quando Clarence era a capo della società, poi venduta all'imprenditore brasiliano Anthony Armstrong Emery in seguito a gravi problemi finanziari.

Una mente speciale, ma anche un forte senso di umanità: tra una Champions e l'altra Seedorf è stato infatti anche il fondatore di 'Champions for Children', un'associazione rivolta alla promozione dell'istruzione attraverso lo sport nelle zone del mondo dove i bambini vivono in difficoltà, a partire proprio dal suo Suriname.

Una serie di importanti iniziative che gli sono valse la nomina di 'Ambasciatore Globale UEFA per la Diversità e il Cambiamento' nel dicembre 2014. Un vulcano di idee, progetti, studi e iniziative imprenditoriali per un uomo venuto da lontano, da un piccolissimo paese del Sud America, con l'ambizione di primeggiare: signori e signore, 'il professore' Clarence Seedorf.

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