Curtis JonesGetty

Curtis Jones, stella NxGn del Liverpool cresciuta con Gerrard

Quest'estate il Liverpool ha dato vita ad un mercato estremamente produttivo.

La squadra di Klopp ha speso circa 170 milioni di sterline per giocatori come Fabinho e Alisson, diventato il portiere più costoso della storia col suo passaggio ad Anfield dalla Roma per 72,5 milioni di euro.

La sfortunata caccia a Fekir ha lasciato l'amaro in bocca, ma sul Merseyside hanno comunque acceso l'entusiasmo dei tifosi per la nuova stagione in Premier dove i Reds contenderanno il titolo al City.

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Ma a dispetto dei tanti milioni che un club spende, nulla intriga di più i tifosi di un giovane che sale in prima squadra.

I talenti dell'Academy del Liverpool stanno crescendo e le doti di Curtis Jones suggeriscono che probabilmente seguirà la strada di Alexander-Arnold, che ha sfruttato a dovere la prolungata assenza di Clyne nell'ultima annata.

Centrocampista centrale creativo che ha feeling con la porta, Jones è cresciuto sotto la guida di Steven Gerrard nell'U18 del Liverpool prima di entrare in pianta stabile nell'U23.

Per la stellina inglese non c'è stato ancora modo di entrare nel giro della Nazionale giovanile, ma ha sicuramente fornito buoni spunti a Klopp nelle uscite precampionato come in occasione del ko per 3-1 contro il Borussia Dortmund.

Contro avversari affermati come Sahin e Dahoud, Jones si è ben districato mostrando ottime giocate abbinate ad uno stile aggressivo.

I paragoni con l'ex mentore Gerrard sono prematuri, ma chi è vicino al club accosta Jones all'attuale tecnico dei Rangers, che non ha lasciato indifferente Klopp.

Curtis Jones pre-seasonGetty

"Curtis è una vera scheggia... non è timido e probabilmente per qualcuno questo è sorprendente! - ha detto Klopp al sito ufficiale del Liverpool - E' semplice, accetta le regole del gruppo, riguardo ciò nessun dubbio".

"Per quanto riguarda le caratteristiche, ha fatto progressi. E' alto ma dinamico e abile nel dribbling, ma serve che capisca il momento giusto nel passaggio: serve venir fuori dalle situazioni complicate e poi passare il pallone".

"Ma è più facile disciplinarlo che insegnargli a dribblare, il che viene abbastanza naturale. Ha talento, ma c'è tanta strada da fare".

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