C'è una data difficilmente cancellabile nella carriera di Cristiano Ronaldo. 6 agosto 2003: il giorno in cui, in pratica, il futuro Pallone d'Oro si fece conoscere al mondo e in particolare al Manchester United, sfidato e battuto in amichevole con la maglia dello Sporting.
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Un 3-1, quello andato in scena al José Alvalade di Lisbona, che certificò la bravura e la sfrontatezza giovanile di Ronaldo. Già nel mirino del Manchester United, che dopo quell'assaggio diretto della sua classe si convinse definitivamente ad acquistarlo. Un momento che il fuoriclasse della Juventus ricorda oggi, 16 anni dopo, nel corso di 'The Making of', la serie prodotta da DAZN a cui partecipano anche Neymar e José Mourinho.
"Il Manchester United era interessato a me ancor prima di quella partita. Quella gara è stata come la ciliegina sulla torta. Riuscii a mettermi in evidenza e ciò aumentò ancor più il loro interesse. Dopo la partita sentii di non dover più dimostrare niente a nessuno. Dopo quella partita, tutti i club sapevano già che puntare su di me significava vittoria certa".
Il resto è storia nota: i trionfi di Manchester, quelli di Madrid con il Real, i Palloni d'Oro a profusione, la rivalità con Leo Messi per il trono di migliore al mondo e, infine, il passaggio alla Juventus. Tra goal, prestazioni di alto livello e trionfi in serie.
Ma tutto ha inizio da lì, da quel 6 agosto 2003. Quella sera, in quell'amichevole apparentemente come tante altre in un giorno apparentemente come tanti altri, Cristiano Ronaldo si fece conoscere al mondo. E il Manchester United ne approfittò. Venendone ampiamente ripagato.
