A guardare tutti dall'alto verso il basso in Premier League c'è una squadra che sta stupendo tutti per qualità e visione di gioco, costruita alla grande dal suo allenatore: l'Arsenal di Mikel Arteta continua a mietere vittime, rafforzando sempre di più la candidatura per un successo che manca addirittura dal 2004, dall'impresa degli 'Invincibili' di Wenger che vinsero il campionato senza essere mai battuti.
L'ultima vittima in ordine di tempo dei 'Gunners' è il Manchester United di Ten Hag, superato per 3-2 all'Emirates Stadium: decisivo un super Nketiah, autore di una doppietta e, più nello specifico, della zampata che ha regalato i tre punti al 90', quando il risultato era fermo sul 2-2. Di Saka l'altro sigillo biancorosso.
Ora sono ben 50 i punti in classifica dopo 19 partite disputate, una in meno rispetto al Manchester City che deve recuperare uno svantaggio di cinque lunghezze: gli uomini di Guardiola hanno liquidato senza particolari problemi il Wolverhampton, grazie ad una tripletta del solito Haaland, sempre più capocannoniere con 25 goal messi a referto.
Solo elogi per il lavoro di Arteta che, nel post-partita, ha messo in risalto l'unione di un gruppo che sta facendo terra bruciata in un torneo difficile ed equilibrato qual è la Premier League.
"Stagione straordinaria fino ad oggi. Direi che non poteva andare meglio di così ad essere onesti. Penso che abbiamo meritato i punti conquistati e giocato bene per vincere le partite. La realtà è che abbiamo ancora molte cose che possono essere migliorate: in attacco, in difesa, nei cambi di gioco e sui calci piazzati. Questo è l'obiettivo. Non mi piace parlare individualmente dei giocatori, ma vorrei sottolineare il loro coraggio e la personalità, la voglia di creare quando il gioco era bloccato. Tutti si prendono le proprie responsabilità in autonomia e questo mi piace".
Per l'Arsenal stesso rendimento del Napoli, che in Italia ha gli stessi punti dei londinesi: partenopei leggermente più prolifici (46 reti contro 45) e con una difesa di poco migliore (14 goal subiti anziché 16) in una sorta di duello a distanza che presumibilmente proseguirà fino al termine della stagione.



