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Antonio Conte Inter Serie A 17 09 2019Getty Images

Conte e il suo passato: "Nazionale, Chelsea… tifo per chi ho allenato"

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Antonio Conte ha impiegato pochissimo tempo a conquistare il cuore e la fiducia dell’ambiente nerazzurro e l’ha fatto nonostante un passato da acerrimo rivale. Prima da giocatore e bandiera della Juve e poi da tecnico bianconero, ha sempre affrontato l’Inter da avversario, ma questo riguarda il passato.

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Dopo il successo nel suo primo derby milanese, il tecnico pugliese è intervenuto in conferenza stampa e, sulla domanda relativa al suo "interismo" e all'atteggiamento nei suoi confronti da parte del popolo nerazzurro, in passato suo acerrimo rivale, ha spiegato:

“Nel momento in cui decido e sposo una causa lo faccio da grandissimo professionista, non devo essere accettato da nessuno. Ribadisco di essere il primo tifoso dell’Inter e questo deve essere chiaro a tutti, al di là del fatto poi che io possa vincere o perdere”.

Andando avanti col suo ragionamento, Conte ha poi voluto evidenziare come il suo approccio all'esperienza in nerazzurro sia uguale a quello avuto nelle occasioni precedenti:

“Oggi non dormo per l’Inter, è innegabile, come è successo in passato. Prima non dormivo per il Chelsea, prima ancora per la Nazionale italiana e prima non dormivo per la Juventus".

Poi, però, nel tentativo di sottolineare l'affetto che lo lega a tutte le squadre che ha allenato in passato, quasi si incarta:

"Io voglio che la gente capisca che oggi sono il primo tifoso dell’Inter e sarà così finché sarò il suo allenatore e comunque in futuro tiferò sempre le squadre che ho allenato, così come sono rimasto allenatore della Nazionale italiana, del Chelsea...”.

Poi Conte si ferma. Stavolta, probabilmente, il riferimento alla Juventus come squadra della quale è rimasto tifoso potrebbe non essere gradito. Allora tra i sorrisi generali e un po' di imbarazzo, arriva il "Grazie a tutti" del responsabile comunicazione del club nerazzurro che solleva Conte dalla complicata situazione.

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