Alexis Sanchez Inter 2020Getty Images

Conte si gode i 'dodicesimi' dell'Inter: Eriksen e Sanchez e l'impatto dalla panchina

Antonio Conte ha più di un motivo per sorridere. L'Inter è nelle semifinali di Europa League, dove attende di scoprire l'avversaria, una tra Shakhtar Donetsk e Basilea. Ha avuto rassicurazioni dalla prestazione, nonostante la qualificazione in bilico fino all'ultimo. E anche dalla panchina, arma fondamentale in questa Final Eight. Non per il risultato contro il Bayer Leverkusen - dalla mezz'ora non è più cambiato - ma dal campo.

Il tecnico nerazzurro ha trovato i suoi 'dodicesimi', gli uomini in grado di entrare dalla panchina e cambiare ritmo alla gara. Alla Merkur Spiel-Arena, Christian Eriksen e Alexis Sanchez non sono partiti titolari. Sono entrati rispettivamente al 59' e al 64', ma hanno dato nuova linfa alla squadra. Un copione parzialmente già visto contro il Getafe: entrambi subentrati (82' e 70'), in qusto decisivi, col goal del danese del 2-0.

Il 'ruolo' di Eriksen nell'Inter era stato uno dei grandi temi di discussione negli scorsi mesi, tra posizione in campo e caratteristiche. Spesso le panchine hanno fatto discutere. In questa Europa League, però, l'ex Tottenham sta rivelandosi un'arma ideale. Perché la sua visione di gioco nei minuti finali, con le squadre lunghe, fa la differenza. Magari segnando, come agli ottavi. Magari procurandosi dei rigori, come ai quarti. Var permettendo.

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Non sarà quella che molti si attendevano, ma la sensazione è che Eriksen ora abbia trovato la sua dimensione, almeno per questo finale di stagione e per questa corsa all'Europa. Quella di Sanchez, invece, era già nota: alternativa al 'LuLa', uomo in grado di dare una dimensione diversa all'attacco con le sue caratteristiche, più di creatore di gioco, rifinitore in grado di svariare e aprire spazi per gli inserimenti dei centrocampisti.

Alexis Sanchez Inter 2020Getty Images

Proprio per questi motivi il problema muscolare che ha accusato nel finale di gara - salvo poi rimanere in campo con una fasciatura alla coscia - preoccupa in casa Inter. Perché una riserva così per le due punte non c'è. Come cambio di Lukaku e Lautaro ci sarebbe soltanto Sebastiano Esposito, classe 2002. Che ha le stimmate del predestinato e un futuro radioso, ma un presente da talento in erba.

Qualità dalla panchina, muscoli in campo. Il piano di Antonio Conte per provare ad arrivare fino in fondo all'Europa League si affina gara dopo gara. Sfortuna e infortuni permettendo, i nerazzurri fanno strada. E si guadagnano un posto tra le ultiime quattro, a 180 minuti (più recupero) dall'obiettivo.

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