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Lionel Messi - BarcelonaGetty Images

L'addio di Messi al Barcellona: "Sarà sempre casa mia, il PSG è una possibilità"

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Lionel Messi rompe il silenzio. Nella settimana della clamorosa notizia della sua separazione dal Barcellona, l'argentino ha deciso di intervenire in conferenza stampa. 

La Pulce ha spiegato i motivi che lo hanno portato ad interrompere la storia d'amore con il Barça - durata 21 anni - senza però confermare ancora la sua prossima destinazione anche se tutti gli indizi portano a Parigi.

Leo Messi è entrato in sala stampa poco dopo le 12 già visibilmente commosso.

"Sono giorni che penso a questa giornata, a che cosa dire. La verità è che è difficile dopo così tanti anni, dopo che ho trascorso tutta la mia vita qui. Non sono pronto a questo. Non è come avevo pensato. Abbiamo passato tanti anni al Barcellona sia a livello sportivo che come famiglia, è stato bellissimo. Ora devo dire addio a tutto questo. Sono arrivato a 13 anni e dopo 21 anni vado via con mia moglie e i miei tre figli catalano-argentini e con tutto quello che ho vissuto in questa città. Ho promesso ai miei figli che sarei tornato,è un arrivederci. Vedo tutti i miei compagni. Quetso club è stato così buono con me, mi ha dato così tanto. Ho avuto la fortuna di vivere qui tante cose. Sono successe tantissime cose belle. Mi hanno fatto crescere, migliorare e diventare la persona che sono oggi. Ho dato tutto per questa maglia, dal primo giorno all'ultimo. Sono grato alla gente per l'affetto ricevuto. Non ho mai immaginato questo addio. Non sapevo che sarebbe andata così, avrei voluto farlo in campo per avere un'ultima ovazione dai miei tifosi. Mi sono mancati molto utlimamente, avrei voluto vederli vicini per festeggiare i goal. Ho dato tutto perché questo club diventasse il migliore del mondo. Semplicemente grazie a tutti".

Le ultime sono state ore complicate per Messi che ha dovuto archiviare un pezzo della sua vita, non solo calcistica.

"E' difficile parlare di un momento solo, abbiamo vissuto tante cose positive e negative.Il momento del debutto credo che sia stato il più importante, perché stavo realizzando il mio sogno".

Dietro il suo addio, come noto, ci sono soprattutto i problemi finanziari in cui versa il Barcellona.

"Laporta ha fatto tutto il possibile, ma c'erano dei paletti da parte della Liga. Io volevo rimanere così come il club voleva trattenermi, ma non abbiamo potuto. Cambierà tutto, dopo 16 anni in prima squadra. Adesso dovrò rricominciare da zero, così come la mia famiglia. Sarà difficile, ma bisogna accettarlo e guardare avanti. Sono molto triste, perché questo è il club che amo. L'anno scorso volevo andare via e per questo mi vedete così triste".

Ma sul trasferimento al PSG, che pare ormai imminente, Messi ha preferito non sbilanciarsi ammettendo però di voler competere ancora ad alti livelli e magari vincere un'altra Champions League.

"E' una possibilità. Posso dire che quando è uscito il comunicato del mio addio, molti club si sono informati. Non c'è nulla di chiuso, ma stiamo parlandoo. Voglio continuare a competere, tutti sanno che sono fatto così. Per questo èscontato che vada in un club che possa competere a livelli alti. Ho incontrato Di Maria e Paredes a Ibiza.Poi ho visto anche Neymar che è un mio amico. Abbiamo fatto solouna foto, niente di più. Questa foto fa rumore, ma non c'è nulla di strano. Voglio provare a rivincere la Champions, perché penso che potevo vincerne di più. Cercherò di avvcinarmi al numero di trofei di Dani Alves, che è un vincente assoluto".

Il futuro del Barcellona secondo Messi sarà comunque roseo anche senza di lui.

"Il Barcellona è una delle squadre più grandi del mondo, con una rosa importante. Come ha detto Laporta,la cosa importante è che il club sia superiore a tutto e a tutti. Le persone si abitueranno alla mia assenza: sarà difficile, ma la rosa è ottima e tutto andrà bene. I debiti del club sono grandi e, anche per i parametri della Liga, non sarebbe stato possibile continuare. Mi ero ridotto lo stipendio del 50% ma non è bastato. Devo pensare al mio futuro e a questo penserò d'ora in poi. E' stata una doccia fredda. Quando tornerò a casa sarò ancora scosso, ma l'importante è essere circondato dalla famiglia. Quello che conta è che posso continuare a giocare a calcio. Abbiamo fatto tutto il possibile e non si poteva fare di più. Sono stato trasparente e, quando uno non parla tanto, dà la possibilità agli altri di parlare. Quello che conta è dire la verità e io l'ho fatto".

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