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Godfrey Chitalu ZambiaWikipedia

107 reti in un anno solare: Chitalu, Messi e il grande dubbio del record

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C'è una statistica, quella relativa a Pelé, di cui non si parla più molto. Negli anni '90 e nel primo decennio del terzo millennio, la storia per cui O'Rey aveva segnato il maggior numero di reti nella storia del calcio, a ben quattro cifre, turbava i sogni dei suoi eredi e rendeva magici i pensieri dei giovani brasiliani. 1000 reti in carriera, solo lui. Il dato è passato di moda nel corso degli anni, quando Cristiano Ronaldo e Messi hanno dato vita alla propria personale trasposizione della pellicola Scontro tra Titani, segnando 50, 60, 70 goal ogni anno solare. Nel lungo periodo, i dubbi relativi a Pelè potevano essere spazzati via dati certi. A questi si sono però aggiunte altre statistiche non confermate, vuoi per l'inserimento di amichevoli, vuoi per capitani amatoriali o documenti cartacei persi nelle pieghe del tempo. I Bican e i Romario non hanno però generato una rincorsa agli archivi tale da superare quanto accaduto nel 2012 con Leo Messi. Con i compianti Gerd Müller e soprattutto Godfrey Chitalu.

A inizio novembre, quando Messi sta vivendo l'anno solare più grande della sua carriera, il mondo si rende conto che forse la mole di reti messa insieme dalla Pulce - che nel 2012 conquisterà Coppa di Spagna e Pallone d'Oro come principali allori - può essere storica. Immediatamente, però, la scoperta: Müller ha un record di goal documentato, ufficiale e registrato negli archivi europei come massimo esponente della realizzazione totale da gennaio a dicembre. Chi vuole superare il Bomber der Nation dovrà segnare 86 reti. A fine mese non sembrano esserci più dubbi: solamente un problema fisico può fermare la furia della piccola stella argentina.

Impossibile. Tra il 4 e il 9 dicembre Messi, l'argentino prima si porta a -1 dal dato di Müller, dunque lo aggancia e lo supera a 86 grazie alla doppietta contro il Betis Siviglia. Come suo solito, l'argentino è più sorridente dopo una rete che davanti alle telecamere. Solita solfa: è stato bello battere il record, ma soprattutto vincere. Sentito e risentito. La realtà è che durante la sua carriera la Pulce ha sempre preferito avere la sfera tra i piedi che esprimesi a parole. E' sempre bastato il suo calcio per discutere di pallone. Quando l'ora scocca, il mondo applaude. Diciamo parte di esso, perchè l'Africa si stringe attorno ad un suo rappresentante. Secondo la federcalcio locale ha un record ben più imbattibile, fatto registrare decenni prima.

Messi Betis 2012Getty

CHITALU UGUALE CALCIO ZAMBIANO

Tra Siviglia e Lusaka ci sono circa 10.000 km. Bisogna attraversare l'estremo sud della Spagna, entrare in Algeria, Niger, Nigeria, Camerun, Congo, Repubblica Democratica del Congo, Angola e l'ovest della Zambia per arrivare alla capitale del paese. In auto ci vogliono 150 ore, in aereo, ben più facile, qualcosa come 19. Certo, con diversi scali. Tempi spazzati via dalla rete web e dalla tv, che portano la serata del Villamarin all'attenzione del calcio locale. Sì, dicono che Messi sia divenuto il più grande cannoniere nella storia del calcio, in un singolo anno solare. Sono seri? Sì, sono seri. Telefono in mano, richiesta di precisazioni. Confermano, credono sia Leo. Battaglia.

A Lusaka un mito locale ha raggiunto vette tali da aver lasciato un solco dietro di sè. Duecento gradini, 3 km di distanza. E' Chitalu, monsieur Ucar scomparso tragicamente in un incidente aereo il 27 aprile 1993 insieme ai giocatori della Nazionale zambiana, di cui era selezionatore tecnico. Il più grande volto del calcio locale perde la vita a 45 anni, insieme ad altre trenta persone, nei pressi del Gabon. La squadra si sta dirigendo in Senegal per disputare la sfida di qualificazione ai Mondiali 1994, prevista il 2 maggio. La lapide di Geoffrey è meta di pellegrinaggio sportivo, e non, ogni anno, nella capitale.

La scomparsa, così triste, così inaspettata, ha reso la figura di Chitalu ancor più mitica, oltre lo sport. E sarebbe bastato questo per renderlo una delle figure più iconiche del calcio africano, vista la spropositata quantità di reti segnata. Il problema sta tutto qui. Spesso questa caterva di palloni in fondo al sacco è documentata dalle cronache dell'epoca, ma nella maggior parte non c'è traccia di essa. Come accaduto con il mito ceco Bican o Pelè.

Ci si deve attenere, secondo la FIFA, ai 79 goal in 111 partite con la Nazionale, ufficiali e immortali. Da qui, partono i dubbi. Chitalu, con i Kitwe United negli anni '60 e in maglia Kabwe Warriors nei ruggenti anni '70, quanti ne ha fatti? Non c'è un dato preciso che testimonia il numero di reti segnate. C'è sempre discrepanza, a volte di decine, a volte di centinaia di realizzazioni. Si passa dai 400 ai 700 goal. Ciò che preme alla federazione zambiana non è però equipararlo alle quattro cifre di Pelè, ma almeno portare dalla sua l'anno solare 1972 con i Kabwe Warriors F.C., squadra che Chitalu, a fine carriera, avrà modo di allenare per un decennio. Prima di accettare la guida della Nazionale ed incappare in un destino avverso.

I 107 GOAL DEL 1972: MESSI CHI?

Dopo aver superato Gerd signore del goal, Messi chiude il 2012 con 91 centri. L'anno che doveva portare alla fine dell'umanità secondo l'antica profezia Maya è invece quello che porta oltre le stelle, sopra il Tikal, il Palenque e l'Uxmal, il profeta argentino. La Zambia non ne vuole sapere.

Eric Mwanza, funzionario dell'ufficio di media e comunicazione della Federcalcio zambiana, si farà voce nel corso del tempo di un record, quello di Chitalu, che il calcio mondiale non vuole riconoscere:

"E' registrato nel nostro calcio, ma il mondo non ne parla. Da quando si è discusso della possibilità di Messi di superare Muller, nessuno ha voluto riconoscere i goal di Chitalu. Siamo andati negli archivi, abbiamo registrato ogni goal minuto per minuto. Il team ha documentato ogni gara, ogni stagione, ogni torneo in cui ha segnato. Abbiamo inviato tutto alla federazione africana per far capire che nonostante il record di Messi, di Muller, il detentore di realizzazioni in un anno solare appartiene al calcio africano, a Godfrey Chitalu".

Musonda Chibulu, analista del calcio zambiano, è a capo della ricerca che può portare a tutta la nazione, e non solo al calcio, un grande riconoscimento. Studia i giornali del 1972, si immerge nel Zambia Daily Mail, incrocia, ricontrolla, e si confronta con Jerry Muchimba, storico locale che più avanti dedicherà al più grande sportivo di Lusaka un libro dal titolo Godfrey 'Ucar' Chitalu. In cui racconterà la sua ricerca per documentare la vena realizzativa di Chitalu e i suoi famosi 107 goal.

Dopo la scomparsa della Nazionale zambiana nel 1993, Muchimba comincia a pensare ad una ricerca per mettere insieme le statistiche dei giocatori deceduti, così da dar maggiore visibilità a calciatori e staff tecnico. Fino ad allora, infatti, i colleghi giornalisti non hanno mai riportato con attenzione la lista degli undici, con tanto di sostituti, scesi in campo. Nel 2003 darà vita effettivamente a tale mole di lavoro, recandosi dunque negli archivi nazionali per cominciare la propria ricerca, allargandola anche agli interpreti precedenti e andando indietro fino all'indipendenza della nazione, al 1964.

LA RICERCA DEI 107 GOAL E IL RESPONSO FIFA

Muchimba deve fare i conti con una documentazione fallace, considerando che prima di lui un altro ricercatore ha ritagliato pezzi dai giornali presenti nella Biblioteca Nazionale di Lusaka. Ritrovati, sono stati rimessi al loro posto alla bene e meglio, ma alcuni dati del 1967 sono mancanti. Non quelli del 1972, a cui punta per immergersi nel mito di Chitalu. A differenza delle annate precedenti, in cui le date non coincidono quasi mai e i pezzi del puzzle non combaciano, il giornalista arriva a confermare, incrociando quotidiani, ricerche web e riviste, 100 reti di Chitalu nel 1972.

Mancano sette goal nel conto di Muchimba, ma ecco la svolta. Riesce ad imbattersi in una foto di Chitalu stampata nel Zambian Daily Mail datato 18 dicembre 1972. Il pallone che Godfrey tiene in mano ha una scritta rivelante: 107. E' la prova. Una prova però indiziaria, perchè da provare ci sono tutte e centosette le reti, per filo e per segno. Muchimba visita biblioteche a Lusanka e Ndola, il Museo Nazionale, la Biblioteca Nazionale. E' il caos intrecciato al dubbio continuo, perchè si spinge a provare 104 goal, prima di accorgersi che alcuni dati segnati nella propria ricerca non sono proprio reali: ad esempio quando vengono citate realizzazioni a gennaio, nonostante le gare partano da marzo. A gennaio 2012, finalmente, ha il quadro completo: quasi nove anni di ricerca per provare che Chitalu, nel 1972, ha segnato 107 reti. Nessun tentativo di prendere in giro chi legge queste righe: per coincidenza, la ricerca di Muchimba finisce proprio nell'anno in cui Messi, secondo la storia raccontata, inizierà la sua corsa ai 96 goal.

Muchimba è pronto a pubblicare la sua storia, un articolo in cui viene raccontato il record di Chitalu e tutti i dati dei giocatori zambiani nel corso dei decenni. I mesi passano e la promessa di pubblicazione non arriva. La propone ad un nuovo media nel settembre 2012, quando il calcio comincia a ragionare sul possibile sorpasso di Messi ai danni di Muller. La ricerca di Muchimba, oramai accerchiato dal tempo, viene però presentata solamente a dicembre, quando il web comincia a farsi beffe di questo tizio, Chitalu, capace secondo i connazionali di segnare 107 reti nel 1972. Il calcio zambiano? Che ridere. Il loro mito? Guarda caso viene fuori solamente ora, quando si parla di record. Facile così. Tutti con Messi, (quasi) nessuno con Muchimba, la Zambia e Chitalu. I media internazionali danno spazio alla storia, tralasciando però la lunga ricerca alle sue spalle.

Giornalisti, ex giocatori e famigliari di Chitalu lo ripetono un giorno sì e l'altro pure: non vogliono limitare la leggenda di Messi, ma solamente convincere la FIFA a riconoscere il record del 1972. L'argentino fa registrare 108, 109 o 115 goal? Applausi a scena aperta, ma i 107 sono lì e dallo Zambia c'è solo la volontà di non vedere una ricerca di quasi dieci anni venire spazzata via nel tentativo di assegnare l'ennesimo premio all'argentino. Così da creare ulteriore linfa mitica.

All'epoca, Muchimba, sembrerà qusi un disco rotto:

"E' un lavoro che ha richiesto molto tempo. Abbiamo iniziato cinque anni fa, con l'obiettivo di mettere ordine negli archivi del calcio dello Zambia e non è qualcosa fatta per andare contro Messi, non si tratta di speculare sulla questione. Semplicemente il record è di Chitalu e non di Messi".

Ricevuta la documentazione da parte della federazione zambiana, pressata da un continente africano unito nel cercare una soddisfazione importante superiore ad europei e americani, la FIFA si fa da parte:

"Abbiamo solo statistiche ufficiali sulle competizioni organizzate dalla Fifa stessa. Pertanto, non possiamo paragonare, confermare, né riconoscere nessuna statistica sui goal nelle competizioni di club a livello nazionale o continentale, neanche quelle di Messi o di Müller. Ci potrebbero essere chissà quanti giocatori, prima delle Guerre Mondiali, e già morti, per i quali si potrebbe reclamare il record, ma tutti questi 'reclami' sono impossibili da verificare in modo definitivo senza avere tutti i dati disponibili".

Invece di deludere i fans di Messi o la nazione della Zambia, la FIFA decide di lasciare a bocca asciutta entrambi. Il record di maggiore realizzatore in un anno solare non si può confermare, parola del maggiore organismo internazionale. I 96 di Messi e i 107 di Chitalu possono essere anche ufficiali, ma vuoi che non ci sia stato un giocatore negli anni '30 che ha saputo fare meglio? La mossa perfetta, da un certo punto di vista. la peggiore, da un altro. Fatto sta che il mondo, grazie alla ricerca di Muchimba, comincia a conoscere il mito di Chitalu, mentre quello di Messi viene amplificato.

Se Messi continuerà ad infrangere record che Liga e Champions League possono documentare, finalmente Chitalu sarà inserito nelle liste dei giocatori più prolifici in Nazionale, quelli sì, ufficiali e impossibili da eliminare: davanti a lui solamente sette giocatori, tra cui Messi e ovviamente Cristiano Ronaldo, primatista.

Sia il 1972 che il 2012 sono ormai lontani ricordi. Già a gennaio 2013 la questione era bollata come il passato, riesumata di tanto in tanto davanti ai goal di Cristiano Ronaldo, Lewandowski o Haaland. Tutti giocatori passati alla cassa, in giro per il mondo, immediatamente. Per Chitalu, lontano dallo Zambia, ci è invece voluto parecchio tempo per essere riconosciuto come leggenda del pallone rotolante. Meglio tardi che mai. Anche senza l'ok della FIFA. E vabbè.

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