"Qui abbiamo un ragazzo del 2005 che è bravo, lo faremo giocare".
Il ragazzo si chiama Wisdom Amey, ha 15 anni ed è nelle grazie di Sinisa Mihajlovic al Bologna. Gioiellino delle giovanili rossoblù, Amey subentrando contro il Genoa ha riscritto la storia del campionato diventando il più giovane esordiente della Serie A.
DALLA CHIAMATA CON LA DEA... ALLA STORIA
Per Amey, nato a Bassano del Grappa, il 25 aprile in occasione del match contro l'Atalanta era arrivata la gioia della convocazione in prima squadra, quando i numerosi infortuni in difesa avevano portato l'allenatore serbo a colmare le assenze col talento dell'Under 17.
Già, perchè pur avendo 15 anni Amey per i suoi coetanei risulta 'ingiocabile': in casa Bologna se ne sono resi conto a pochi mesi dal suo tesseramento, tanto da fargli compiere presto il balzo ed inserirlo con compagni di squadra di età maggiore.
"In difesa siamo messi male, per questo motivo abbiamo inserito tra i convocati anche un ragazzo del 2005 - aveva annunciato Sinisa in conferenza prima di sfidare la Dea - In totale saranno sette gli elementi nati dal 2000 in poi, magari sul 3-0 metto dentro anche il ragazzino".
A Bergamo il Bologna ha perso 5-0 e Amey è rimasto in panchina per l'intero match, così come nel turno successivo contro la Fiorentina dove nemmeno in quella circostanza Sinisa gli ha concesso l'esordio. Una gioia arrivata alla 36ª giornata, al minuto 89 della partita col Genoa, quando Wisdom ha preso il posto di Tomiyasu entrando nella storia della Serie A.
Superato il record di Amedeo Amadei e Pietro Pellegri, che a 15 anni e 280 giorni risultavano i più giovani esordienti di sempre del massimo campionato. Un primato, con i suoi 15 anni, 9 mesi e un giorno, battuto da Amey.
BASSANO-VICENZA-BOLOGNA: L'ESCALATION DI AMEY
I primi passi nelle giovanili del Bassano Virtus, poi la chiamata del Vicenza, infine la chance col Bologna, che scommette su di lui e lo inserisce nel proprio vivaio.
"Un ragazzo eccezionale sotto tutti i punti di vista - racconta a 'Tuttocampo' Matteo Dalla Pellegrina, suo allenatore negli anni trascorsi a Bassano - Ho sempre creduto che potesse fare qualcosa di importante nel calcio, l'ho visto crescere e migliorarsi allenamento dopo allenamento. Era curioso, voleva capire ed era ostinato nel migliorare ciò che madre natura gli aveva regalato".
"Era dotato già da subito di una grande fisicità, che l'ha sicuramente agevolato. Ma non era solo 'fisico', era calcisticamente evoluto rispetto la media, dotato di una spiccata atleticità difficile da contenere e condita da un'ottima padronanza tecnica. Le ultime stagioni tra Vicenza e Bologna, per lui, sono state sicuramente fondamentali nella sua crescita".
Difensore centrale capace di agire anche da terzino destro, Amey è dotato di un'ottima stazza (quasi 190 centimetri) che gli consente di poter affrontare senza timori il corpo a corpo con avversari più adulti. Le qualità palla al piede, inoltre, lo rendono interessante anche in fase offensiva.
Le diverse assenze patite dal Bologna nelle ultime settimane e l'occhio di riguardo di Mihajlovic, hanno consentito al 15enne di respirare l'atmosfera della prima squadra: Bologna-Genoa, è stata l'occasione giusta per stappare lo champagne e diventare da record.


