Già dai suoi primi minuti con la maglia dell’Eintracht Francoforte, Randal Kolo Muani ha immediatamente convinto tutti di essere speciale. Evidentemente anche Didier Deschamps, che non ci ha pensato due volte per convocarlo in nazionale nel momento in cui l’infortunio di Nkunku ha aperto uno slot nell’attacco della Francia a Qatar 2022.
Da grande escluso iniziale - con una concorrenza enorme - a titolare contro la Tunisia, anche complice l’assenza di Karim Benzema per infortunio e la scelta del ct di non sostituirlo. Si è aperto uno spiraglio per Kolo Muani, che aveva esordito con i Bleus a settembre. E oggi gioca il Mondiale. Anzi, di più: segna al Mondiale. In semifinale. Al primo pallone toccato.
CHI È KOLO MUANI, RIVELAZIONE DELLA BUNDESLIGA
Il suo nome era già noto a chi seguiva la Ligue 1, visto che Randal Kolo Muani aveva già dato più di un saggio delle sue doti nelle ultime due stagioni, con la maglia del Nantes. Il nativo di Bondy- sobborgo di Parigi in cui sono cresciuti anche Mbappé, Ikoné e Saliba - ha vestito il giallo-verde dal 2015 al 2022, con in mezzo un prestito al Boulogne in terza serie francese (con due espulsioni nelle prime 5 partite) e tante partite disputate con la squadra B.
È arrivato stabilmente in prima squadra a vent’anni compiuti e ci ha messo poco a entrare nelle grazie dell’allora tecnico Christian Gourcuff, anche se la vera spinta è arrivata quando è arrivato Antoine Kombouaré, che lo ha ulteriormente migliorato rendendolo nella stagione seguente un attaccante da 12 goal, la sua prima doppia cifra. La stagione precedente l’aveva conclusa decidendo lo spareggio salvezza, il barrage, contro il Tolosa.
Getty ImagesL’Eintracht si è mosso molto presto per provare ad acquistare il calciatore, convinto dai suoi margini di miglioramento, di cui in Francia si erano accorte le nazionali Under 21 e Under 23: con quest’ultima ha anche vissuto le Olimpiadi di Tokyo, anche se chiuse senza nemmeno un goal all’attivo. Un anno dopo è arrivata la chiamata della Francia, per lui che poteva essere anche un giocatore della Repubblica Democratica del Congo, paese d’origine della sua famiglia. A settembre però ha detto sì ai Bleus.
“Randal ha tantissime qualità, sa correre in profondità, alle spalle della difesa, ha grande presenza ed è un ottimo finalizzatore”, ha detto Deschamps.
Un altro sì lo aveva detto alcuni mesi prima, all’opportunità di trasferirsi a Francoforte a parametro zero. Grazie alla vittoria dell’Europa League della squadra di Glasner, si è ritrovato subito catapultato in una dimensione superiore, in una squadra da Champions League. E si è confermato assolutamente all’altezza di questo ruolo.
Attaccante in grado di svariare su tutto il fronte per sfruttare il suo atletismo decisamente oltre la media, ma con la tendenza a partir da posizione centrale, Kolo Muani è subentrato alla prima giornata contro il Bayern sul punteggio di 0-5. Senza badare al risultato, ha subito impegnato la squadra di Nagelsmann dando una scossa a tutta la squadra e segnando anche la rete della bandiera dopo aver rubato la palla a Neuer, una cosa che fa curriculum.
Getty ImagesDa lì Glasner lo ha sempre coinvolto in tutte le partite, quasi sempre da titolare nel ruolo di attaccante centrale del suo 3-4-2-1, concedendogli la licenza di aprirsi per cercare gli spazi e dialogare con i rifinitori Götze, Kamada e Lindström. Ha dimostrato capacità di finalizzare, anche se come freddezza può ancora migliorare molto, ma soprattutto enorme senso dell’assist: ne ha già consegnati 9, il migliore di tutta la Bundesliga finora.
Si è anche tolto l’enorme soddisfazione di segnare la rete decisiva per portare l’Eintracht agli ottavi di Champions, sul campo dello Sporting, l’1-2 che ha permesso ai tedeschi di approdare agli ottavi per la prima volta alla seconda partecipazione europea. E poi si è conquistato una dimensione Mondiale, letteralmente. Contro la Tunisia ha esordito, realizzando un sogno. Contro il Marocco in semifinale ha segnato, alla quarta presenza, da subentrato. Se è un sogno, non svegliatelo.


