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Caso Mourinho-Serra, l'arbitro ascoltato in Procura: "Il suo atteggiamento poteva essere frainteso"

Nella giornata di mercoledì, Marco Serra, arbitro di Serie A e quarto uomo nella sfida tra Cremonese e Roma, ha ribadito alla Procura federale come le sue frasi nei confronti di Josè Mourinho durante tale match siano state equivocate.

Allo stesso tempo, però, Serra ha ammesso di aver tenuto un atteggiamento corporeo imperfetto nel gestire la situazione venutasi a creare durante la 24esima giornata di Serie A. Confermate le frasi dette a Mourinho, ovvero 'Ti stai mettendo lo stadio contro' e 'Vai all'area', intesa quella di competenza per gli allenatori.

Riguardando i filmati, Serra ha confermato quanto detto al tecnico portoghese, che da canto suo aveva accusato il quarto uomo di aver mentito riguardo le parole dette, ammettendo però di non aver tenuto un atteggiamento corretto con le mani in tasca e senza voltarsi.

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In pratica "imperfetto", come evidenziato alla Procura nel colloquio di circa un'ora con il Procuratore Federale Giuseppe Chinè e il Sostituto Procuratore Giorgio Ricciardi:

"Al termine di un confronto franco e leale crediamo di essere riusciti a far emergere in modo credibile e coerente l’esasperazione da parte dell’allenatore di fronte a un atteggiamento imperfetto" ha detto il legale di Serra, Bordoni, al termine dell'incontro. "Ha detto di aver capito che il suo atteggiamento, tecnicamente ineccepibile, poteva essere frainteso e può aver fatto indispettire Mourinho".

Ora la parola fine? Se lo augura Bordoni:

"Ho chiesto per ragioni tecniche che la vicenda si chiuda qui. Mi piacerebbe che si concludesse con una stretta di mano tra due galantuomini, che si riconoscono nel valore sportivo, e si torni così a parlare di campo".
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