E' il sogno di tutte le squadre del mondo, Lionel Messi. Anche le società più ricche non possono permetterselo, almeno sulla carta, anche se davanti ad una prima apertura dell'argentino quelle con più fatturato ci proveranno. In tante, quando l'argentino era giovanissimo, si avvicinarono a lui: senza però avere la destrezza necessaria a portarla via da Barcellona .
Tra queste la Juventus, come confessato da Fabio Capello. All'epoca allenatore bianconero, nel 2005, chiese alla società di raccogliere informazioni per prelevare dal Barcellona il giovanissimo argentino Messi, sul quale la società catalana credeva tantissimo.
Il racconto di Capello risale al match tra Juventus e Barcellona valido per il Trofeo Gamper:
"Dopo venti minuti mi avvicinai a Rijkaard, che è stato un mio giocatore e gli chiesi se potessi portare Messi alla Juventus per un anno".
Al Camp Nou, Capello rimase subito estasiato da Messi:
"Un 18enne che gioca davanti a 90.000 persone con una tale personalità non l'avevo mai visto".
In teoria il Barcellona non poteva avere Messi...
"Avevano tre stranieri e non potevano farlo firmare, ma mi disse che in qualche mese avrebbero sistemato tutto. E così è stato".
E' il 24 agosto 2005, il match si concluderà 2-2 con reti di Del Piero, Iniesta, Van Bronckhorst e Trezeguet. Grandissimi campioni, ma tra loro un fuoriclasse assoluto, tra i migliori dieci della storia. La leggenda di Messi comincò lì.