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Di Maria ai titoli di coda: l'argentino si prepara a lasciare la Juventus

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Bastano (oltre) 40 giorni per ottenere una risposta? Sì. Lo sa bene la Juventus che, pur di mettere le mani su Angel Di Maria, la scorsa estate ha dovuto aspettare più di un mese. Comprensibile, considerando il peso specifico dell’argentino, a maggior ragione constatando come il progetto originario dell’Allegri 2.0 avrebbe dovuto cavalcare l’onda del cosiddetto “instant team”, magari passando da qualche free agent di livello.

Poi, è risaputo, nel calcio tutto può cambiare rapidamente. E, magari, certi matrimoni non funzionano. Ad esempio, quello con il Fideo. Alti e bassi, poca continuità di rendimento, tra un 2022 complicato e un 2023 – fin qui – all’insegna di grandi prestazioni associate ad altre decisamente opache. Il risultato? Di Maria, molto probabilmente, la prossima stagione non vestirà la casacca della Vecchia Signora.

È cambiato il vento e, verosimilmente, è mutata la strategia degli uomini della Continassa. Che, analizzando i costi e la componente anagrafica, evidentemente hanno deciso di intraprendere un'altra strada.

La svolta ci sarebbe stata dopo la trasferta di Siviglia. Una performance, quella offerta dall’ex PSG, che avrebbe portato la Juve a optare per i titoli di coda. E, stando sempre ai ben informati, difficilmente nel capoluogo piemontese cambieranno idea.

Di Maria Sevilla JuventusGetty Images

C’è chi dice, inoltre, che l’entourage del Fideo avrebbe già iniziato a muoversi per valutare la bontà del mercato europeo, in quanto Angel un altro anno nel calcio che conta potrebbe ancora farselo.

Nel recentissimo passato non sono mancate le sirene della Liga, un campionato affine alle caratteristiche del fuoriclasse albiceleste. Ogni riferimento a quanto proposto tra le fila del Real Madrid è puramente voluto.

Insomma, con qualche frecciatina social qua e là, sembra essere giunta ai titoli di coda l’avventura di Di Maria a Torino. Senza grossi rimpianti, reciproci, dal momento che fin dal principio si è parlato di un accordo annuale fugace nonché ipoteticamente funzionale a entrambe le parti: maggiore esperienza per la Juve, possibilità di preparare il Mondiale in Qatar all’insegna della massima competitività. A conti fatti è andata (decisamente) meglio al Fideo, protagonista dell’atto finale contro la Francia.

E la Juve? Dovrà valutare nuove opzioni. Detto questo, considerando le molteplici criticità che accompagnano l’attualità bianconera, il mercato non è che – allo stato attuale delle cose – rappresenti un pensiero prioritario per il board. In definitiva, la precedenza va ad altre situazioni: vedi cosa fare-non fare con Massimiliano Allegri.

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