Dopo aver conquistato a sorpresa, con una strepitosa stagione, la qualificazione all'Europa League, l'Atalanta ha tutta l'intenzione di continuare il sogno. Qualche partenza eccellente c'è stata, come quella di Kessié, e qualcun'altra potrebbe arrivare, come nei casi di Conti e Gomez.
Ma la società bergamasca ha già ampiamente dimostrato di voler rinforzare la squadra: in questo primo mese di giugno sono arrivati Gosens, Cornelius, Haas e Palomino. Proprio di quest'ultimo vogliamo raccontarvi in questo pezzo.
LA CARRIERA
Nato a San Miguel de Tucumán, in Argentina, il 5 gennaio 1990, Palomino comincia la sua carriera nel San Lorenzo. Qui non riesce mai a mettersi realmente in luce e, dopo quattro stagioni trascorse da alti e bassi, decide di trasferirsi all'Argentinos Juniors. Dopo una buona annata, arriva la grande occasione per sbarcare finalmente in Europa.
Ad aspettarlo nel Vecchio Continente c'è il Metz, in Francia. Qui trascorre due stagioni ben differenti per rendimento collettivo e personale: nella prima retrocede in Ligue 2, mentre nella seconda la squadra riesce subito a tornare in Ligue 1, con Palomino vero e proprio baluardo della difesa del Metz.

Nell'ultima stagione arriva il decisivo salto di qualità con la maglia del Ludogorets. Con la squadra bulgara Palomino riesce a collezionare le sue prime esperienze europee. L'esordio avviene nel terzo turno di qualificazione alla Champions League, dopo la qualificazione riesce a giocare anche la fase a gironi con squadre del calibro di Arsenal e Paris Saint-Germain. Il Ludogorets finirà terzo e per questo per lui ci sarà anche la prima esperienza in Europa League. Tra i confini bulgari, invece, arriva il titolo nazionale.
CARATTERISTICHE TECNICHE
José Palomino è un difensore centrale ben messo fisicamente: alto 187 centimetri, pesa quasi 90 chili. Il suo piede preferito è quello sinistro e, proprio per questo, sembra perfetto per il ruolo di terzo a sinistra nella difesa di Gasperini. I titolari del reparto (Caldara, Toloi, Masiello) al momento sembrano intoccabiili, ma l'argentino arriva prima del ritiro estivo anche per questo: vuole convincere l'allenatore dell'Atalanta e memorizzare fin da subito tutti gli automatismi.
Naturalmente la velocità e l'agilità non sono i suoi punti di forza, ma non gli manca certo l'esplosività nelle gambe per braccare gli attaccanti avversari. Non disdegna nemmeno far partire l'azione da dietro con il suo mancino. Per caratteristiche può ricordare Ervin Zukanovic: anzi, in pratica prenderà proprio il suo posto nello scacchiere di Gasperini. Il centrale bosniaco non dovrebbe essere riscattato dai bergamaschi e farà ritorno a Roma.
L'ARGENTINA È IL SOGNO
Il nuovo difensore dell'Atalanta, all'età di 27 anni, conserva ancora un sogno nel cassetto al quale non vuole rinunciare: la prima convocazione con la maglia dell'Argentina. Chissà che grazie alla solita sapiente gestione di Gasperini, Palomino non possa coronare questo desiderio proprio in Italia. D'altronde il reparto difensivo della selezione di Sampaoli è il più debole ed una bella stagione in Serie A potrebbe essere più che propedeutica in questo senso.


