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solomon shakhtarGetty Images

Calciatori in fuga dall'Ucraina: 60 ore in auto e il confine attraversato a piedi, le storie di Rangel e Solomon

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Il conflitto tra Ucraina e Russia scoppiato pochi giorni fa sta causando moltissimi problemi sotto molteplici aspetti.

A essere sconvolta è anche la vita di molti calciatori militanti nel campionato ucraino, che ospita una folta colonia di brasiliani.

Il quotidiano Tuttosport racconta alcune vicende che vedono protagonisti dei calciatori della Premjer-liha ucraina in fuga dal Paese.

A colpire è la storia di Rangel Nunes Gonçalves, attaccante ventisettenne del Vorskla Poltava. Il giocatore è partito in macchina dall’est dell'Ucraina e guidando per oltre 60 ore è d riuscito ad arrivare ad alcuni km dal confine con la Polonia. Bloccato da una lunghissima coda di auto, il brasiliano ha deciso di proseguire a piedi.

Simile la storia di Manor Solomon, centrocampista di 22 anni dello Shakhtar, che rivive i drammatici momenti nella notte tra mercoledì e giovedì:

"Giovedì mattina mi sono svegliato al suono di esplosioni e allarmi. Ho deciso di partire e alle 18.30 sono stato prelevato dall’autista ucraino di un amico. La strada era molto lunga, ingorghi folli e panico di persone in fuga, il codice della strada non esisteva più e tutte le stazioni di servizio erano state fatte saltare in aria.
Dopo più di 15 ore di guida, l’autista mi ha lasciato vicino al confine con la Polonia nella speranza che potessi attraversare. Al confine c’era grande caos e decine di migliaia di persone, donne e uomini con famiglie e bambini che piangevano, in piedi con le valigie al freddo. Dopo più di 10 ore di fila con i bagagli in mezzo a una folla di persone, è arrivata un’auto che aveva salvato un’altra famiglia israeliana, e insieme abbiamo attraversato il confine".
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