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Boban contro Klopp e Guardiola: "Calendario fitto? Non capisco perché si lamentino"

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Zvonimir Boban ha fatto il punto della situazione circa la situazione del calcio in Europa concedendo una lunga intervista alla 'Gazzetta dello Sport'.

Tantissimi i punti toccati: dall'UEFA ai Mondiali passando per la struttura dei calendari e la Champions League, l'ultima delle quali è stata vinta dal Real Madrid, proprio uno dei club promotori della Superlega:

"È stata la dimostrazione di quanto l’UEFA sia pulita e che il calcio è imprevedibile, come la vita. Sono molto felice per Carlo e Modrić: si meritano tutto".

La Superlega, appunto, un progetto che secondo l'ex dirigente e calciatore del Milan non vedrà mai la luce:

"Era un piano assurdo e morto in 2 giorni nell’aprile 2021. Anzi, possiamo dire mai nato. Qualsiasi progetto calcistico, dove sana competizione e valori dello sport non sono al primo posto, è destinato a finire male.
Il calcio appartiene a tutti quelli che lo amano e lo seguono. La Superlega è stato un maldestro tentativo di rubarlo a tutti noi ed è vergognosamente fallito come merita. Ne stiamo parlando anche troppo: non esisterà mai".

A novembre, invece, scatteranno i Mondiali del Qatar:

"Mi aspetto un bellissimo Mondiale come sempre".

Una Coppa del Mondo inserita nel cuore della stagione dedicata ai club ha portato inevitabilmente ad una completa rivoluzione dei calendari, con i campionati che si fermeranno per quasi due mesi.

"Bisognerebbe chiedere a chi l’ha voluto cosa pensava in quel momento. Ma sono finiti quasi tutti male, come meritavano. Se immagini un Mondiale in Qatar sei costretto a farlo d'inverno...".

Tra i top club del Vecchio Continente, Boban apprezza il progetto tecnico di Manchester City e Liverpool.

"Ce ne sono tanti che fanno bene seguendo strategie diverse. Per me contano molto le scelte sportive e sono felice di vedere club che si affidano a tecnici per cicli lunghi senza isterie. Questo offre stabilità. Basti guardare al lavoro di Guardiola e Klopp: semplicemente straordinari".

Due allenatori che però si sono lamentati con l'UEFA per le troppe partite in programma

"Dovrebbero dirlo ai propri club che spingono per giocare più gare europee, da dove vengono i ricavi maggiori, per poter pagare i lauti stipendi di giocatori e allenatori e tenere conti in ordine.
Io ne ho vissute di stagioni piene di partite, e non mi dicano che era un calcio diverso perché nel dopo Sacchi si andava a 300 all’ora. Non ho mai sentito Baresi o Gullit lamentarsi e ne giocavano 60 all’anno. Mai sentito Capello o Lippi lamentarsi e vincevano tutto.
Klopp e Guardiola con i loro club vincono la Premier da anni e arrivano sempre in finale o semifinale della Champions, hanno le rose di 25 campioni e 5 sostituzioni, non capisco le lamentele. Magari sono alibi ma a loro non servono.
Capisco che in Inghilterra si gioca una competizione in più, ma allora facciano una critica alla loro Lega. Ha ragione Čeferin, e senza populismo, sono altri quelli che soffrono, certamente non allenatori e giocatori: noi siamo dei privilegiati".
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