GOALNella particolare filosofia dell'Athletic Club di tesserare soltanto giocatori baschi spagnoli si inseriscono alcune piccole eccezioni: tra queste c'è sicuramente Bixente Lizarazu, terzino francese che negli anni a venire scriverà pagine importanti tra club e nazionale fino a diventare uno dei più vincenti interpreti del ruolo.
Se osservate le nazionalità dei giocatori attualmente in rosa dell'Athletic noterete una singola bandiera accanto ai nomi dei giocatori: quella spagnola. La tradizione del club vuole infatti che vengano tesserati soltanto giocatori di origine basca. L'acquisto di Lizarazu nel lontano 1996 rappresenta una piccola eccezione, ma comunque in linea con la 'politica' societaria.
Il terzino classe '69 porta con sé infatti chiare origini basche pur essendo francese: come lui anche il più recente acquisto di Aymeric Laporte - oggi al City - mentre i precursori del passato furono il brasiliano Biurrun, il messicano Iturriaga e il venezuelano Amorebieta. Pochi ricordano invece che un altro francese, Didier Deschamps, fu a lungo corteggiato dal club.
Cresciuto nel settore giovanile del Bordeaux, squadra che fu anche di Zidane, Lizarazu veste la maglia dei 'Girondins' per ben otto anni prima del trasferimento a Bilbao. In terra spagnola resta però un solo anno, perché nell'estate del 1997 arriva la prestigiosa chiamata del Bayern Monaco.
In Germania raggiunge il picco della sua carriera vincendo praticamente tutto. Con la nazionale francese vanta 97 partite tra il 1992 e il 2004 con un Mondiale vinto nel 1998, un Europeo nel 2000 e due Confederations Cup nel 2001 e 2003. Dopo aver vinto la Coppa Intercontinentale nel 2001 è diventato di fatto il primo giocatore della storia a esser stato contemporaneamente campione d'Europa e del Mondo sia a livello di club che di Nazionale.
Terzino brevilineo ma dotato di grandissima tecnica e facilità di corsa, con una particolare predisposizione al gioco offensivo. Giocatore ordinato ma dotato di grande personalità, certificata anche da qualche episodio sopra le righe. Come quella volta che arrivò a schiaffeggiare una leggenda come Lothar Matthaus:
“Non avrei dovuto farlo, anche se mi ha toccato prima lui, questo devo dirlo! Ho reagito ma queste cose possono accadere e quando vedo Lothar ci prendiamo in giro per quel fatto, dopo siamo andati a bere una birra. Ci sono alcuni momenti in cui devi dimostrare che ci sei. È molto importante dimostrarlo in una squadra. Sono basco e ho carattere, proprio come Matthaus“.
Getty ImagesDopo quasi dieci anni di Bayern Monaco, con la breve parentesi al Marsiglia, Lizarazu ha chiuso la sua carriera spiegando la scelta del numero 69. Un'idea dettata da più fattori, una motivazione che ha stupito tutti nella sua semplicità:
"Non so perché, ma ho avuto questa pazza idea perché sono nato nel 1969, sono alto 1,69, ho preso il numero per tutti questi motivi. Certo, la gente pensava che ci fosse un altro motivo… era divertente. Il calcio dovrebbe essere divertente".
Dopo aver appeso le scarpe al chiodo l'ex terzino è diventato opinionista televisivo, ma ha ritagliato anche molto tempo per le proprie passioni: le immersioni, il surf, la musica e il Jiu-Jitsu. Proprio in quest'ultima disciplina è riuscito a meravigliare ancora laureandosi nel 2009 addirittura campione europeo.
In una delle sue tante uscite sulle coste basche per surfare Lizarazu è stato però letteralmente inghiottito da un'onda. Tanta paura e un serio infortunio per l'ex calciatore, che ha raccontato poi nel dettaglio quegli attimi:
"Incidente da surfista per un’onda potente che mi ha piegato in due…. Ricordo solo di essere sott’acqua con un enorme dolore nella parte superiore della coscia, come se fossi stato pugnalato. Rottura del tendine muscolare della parte posteriore della coscia…".
Una seconda vita sicuramente movimentata per un giocatore che ha deciso di dedicarsi con forza alle proprie passioni. Dai campi di calcio alla tavola da surf, passando per gli incontri di Jiu Jitsu: Lizarazu ha trasformato in oro tutto ciò che ha toccato, confermando per l'ennesima volta quel dna da vincente che lo ha portato in cima al mondo.


