L'aggressione della Turchia alla Siria sta trovando opinioni contrastanti nel mondo del calcio: da un lato chi condanna tale atteggiamento, dall'altro chi lo promuove e inneggia con un gesto simbolico diventato ormai noto a tutti.
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E' accaduto al termine del match tra la nazionale turca e la Francia, con lo juventino Demiral che al momento del goal del pareggio si è lasciato andare con un saluto militare, sinonimo di appoggio alla politica del presidente Erdogan.
Ora un altro episodio che sta facendo molto discutere: in Belgio c'è una squadra fondata nel 1969 da immigrati turchi, il Turkse FC, e ciò che sorprende è che stavolta a effettuare il classico saluto non siano stati giocatori affermati ma... bambini di nove anni delle giovanili.
Ecco la foto che li ritrae intenti a sostenere l'offensiva delle forze armate del loro Paese d'origine, motivo di polemica per un intreccio sociopolitico che non dovrebbe coinvolgere dei ragazzini ancora assoggettabili e incapaci di esporre un proprio pensiero critico.
In Belgio si è aperto un vero e proprio caso che sta facendo breccia anche in altre società con forti radici turche, pronte a sostenere una guerra che con il calcio non dovrebbe avere alcun tipo di legame.