Un match ricco di spettacolo, goal e polemiche tra Lazio e Atalanta: la rimonta biancoceleste aveva scatenato la furia di Gian Piero Gasperini per i due rigori concessi alla squadra di Inzaghi. Lo stesso allenatore nerazzurro ha risposto al comunicato del club di Lotito.
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Ai microfoni di 'Sky Sport', Gasperini ha chiarito il suo pensiero con parole sicuramente forti:
"Non mi sono pentito delle parole. Io ho commentato un episodio e di questo sono straconvinto. Ho sentito tanti commenti di ex giocatori e di dirigenti che hanno giocato a calcio, ma questo non significa niente. Non è un attacco alla professionalità di Immobile, è demenziale il comunicato della Lazio".
Il tecnico della Dea non fa passi indietro e ribadisce di non aver attaccato il singolo giocatore o la squadra avversaria:
Io non ho attaccato nè il giocatore, nè la Lazio, nè Inzaghi. Ho commentato un episodio e lo ritengo ancora così oggi. Poi dopo è passato, è finito tutto, noi siamo pronti a rigiocare queste difese a oltranza di posizione non ci riguardano".
Subito dopo è arrivato un altro comunicato della Lazio, che tramite il portavoce Arturo Diaconale chiude però il botta e risposta:
"Credo che sia opportuno evitare di proseguire su una polemica che con il termine usato da Gasperini, demenziale, credo abbia raggiunto un livello assolutamente ingiustificabile".
Gasperini ha poi parlato anche nella conferenza stampa in previsione dell'incontro di Champions League di domani sera contro il Manchester City del suo "amico" Pep Guardiola, nella quale ha voluto sottolineare l'emozione di tutto l'ambiente bergamasco per questo tipo di partite.
"Per noi è una bella attesa, è un premio essere qua, giocare questo tipo di gare, nonostante il coefficiente di difficoltà sia molto alto. Nella storia dell'Atalanta è un momento da prendere in modo molto positivo. Speriamo di fare una bella figura".
I due allenatori che domani sera si sfideranno a Manchester sono legati da un episodio particolare, avvenuto dopo l'esonero subito da Gasperini dall'Inter e che il tecnico italiano non dimentica, riconoscendo all'allenatore catalano grandi doti umane.
"Io non posso aggiungere nulla a quello che è già stato detto su lui come tecnico. Posso dirlo come persona, spessore umano, è stato protagonista di un gesto molto bello, che io non dimentico. Il giorno stesso dopo essere stato esonerato dall'Inter, mi ha chiamato Estiarte per andare a Barcellona, per stare qualche giorno con loro. È stato un bel gesto, un momento umano, con il Barcellona sul tetto del mondo, il suo allenatore ti chiama.... è un gesto che non dimentico, al di là del valore dell'allenatore".
Infine Gasp ha voluto fare il punto sulla situazione degli infortuni che hanno falciato il reparto offensivo atalantino e dello stato di salute della squadra, che nel secondo tempo contro la Lazio è stata vittima di un crollo fisico e soprattutto di concentrazione che ha destato qualche preoccupazione.
"Chiaro che un giocatore come Zapata ci possa mancare, a Roma abbiamo sopperito molto bene. Ci manca un'alternativa in più, o in campo da subito o durante la partita. Muriel sabato ha giocato e fatto bene, è pronto. Non è mai facile dire, per un attaccante... Il ruolo è dove ci sono più rotazioni, in tutte le squadre. Giocando qualche partita di fila starà ancora meglio. Sabato non ho visto nessuno stanco. Forse ho guardato male io. Se sono stanchi come sabato... Speriamo"..




