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Gasperini AtalantaGetty

Assenze e una condizione non ancora al top: la partenza in salita dell'Atalanta

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Nel campionato che sembra aver riportato di estrema attualità la saga delle 'sette sorelle', tra queste c'è chi è costretto a fare i conti con una primissima fase di torneo costellata da più ombre che luci. 

C'è la Juventus, alle prese con una delle peggiori partenze della sua storia, e, numeri alla mano, c'è anche l'Atalanta che di punti ne ha portati a casa quattro in tre partite nonostante un calendario che lasciava presagire uno start decisamente diverso.

I nerazzurri hanno vinto all'esordio stagionale sul campo di un più che convincente Torino, trovando la combinazione vincente proprio all'ultimo respiro grazie alla zampata da tre punti di Roberto Piccoli, a precedere la doppia uscita nel fortino di casa del Gewiss Stadium.

L'impianto orobico da quando sulla panchina nerazzurra si è seduto Gian Piero Gasperini è diventato terreno fertile per la truppa bergamasca e al contempo una missione proibitiva per chi si presenta in quel di Bergamo con l'ambizione di strappare punti.

Per questo motivo, il doppio appuntamento interno con Bologna e Fiorentina poteva rappresentare una succulenta occasione per centrare quello che sarebbe stato il primo 'tre su tre' in avvio sotto la gestione del tecnico di Grugliasco.

Il campo, però, ha raccontato un'altra storia. Prima della sosta è arrivato il pareggio a reti inviolate contro il Bologna seguito poi dal ko di misura contro la Fiorentina. Al netto delle polemiche riguardanti la conduzione arbitrale del match contro la viola che hanno scatenato le reazioni da parte dello stato maggiore atalantino, balza all'occhio il fatto che l'Atalanta in versione tambureggiante non si è ancora vista.

Pesano, enormemente, le assenze. Lo stop forzato di de Roon - che con la Salernitana sconterà la quarta e ultima giornata di squalifica - è una tassa salatissima per via del peso specifico che il centrocampista olandese assume all'interno del reparto di centrocampo atalantino.

Non meno problematico è il capitolo infortuni: al lungo degente Hateboer si è aggiunto Muriel che da comunicato atalantino sarà costretto ai box per diverse settimane. Gosens, dopo il problema in nazionale, si è visto soltanto nella ripresa e non può ancora considerarsi al 100%.

Al di là di una situazione delicata sul fronte infermeria, gli uomini impiegati in questo scorcio iniziale di campionato hanno viaggiato a corrente alternata. Miranchuk e Ilicic hanno elargito pochi lampi lungo il perimetro, dietro la lavagna finisce inevitabilmente anche Djimsiti, protagonista in negativo in occasione dei due rigori assegnati alla viola.

Non sono parsi al top nemmeno Pasalic e Pessina, mentre Maehle ha faticato più del previsto orbitando sul versante mancino. Il quadro generale destra preoccupazione ma fino ad un certo punto. La stagione è soltanto ai suoi sviluppi iniziali e le note positive (come i margini di crescita) non mancano. Freuler e Palomino su tutti, oltre ai primi incoraggianti sprazzi di Koopmeiners, sono sembrati quelli più in 'palla'.

Gasperini, dalla sua, ha tempo e idee per risalire la china. In attesa di recuperare tutti i suoi effettivi.

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