La tonsillite batterica sarebbe in fondo alla lista di regali ideale per il diciottesimo compleanno. Nel caso di Arsen Zakharyan poi, oltre a rovinare i festeggiamenti, ha scritto pure la parola fine alle residue speranze di partecipare a Euro 2020.
Il giovane centrocampista era stato inserito nella lista preliminare della Russia per il torneo col CT Stanislav Cherchesov, che avrebbe voluto valutare Zakharyan dopo la straordinaria stagione giocata con la Dynamo Mosca.
A causa della malattia, come detto, il CT e tutti i tifosi dovranno attendere ancora nonostante la squadra abbia un disperato bisogno di qualche giovane innesto. Cosa che ad esempio era riuscita con Alan Dzagoev a Euro 2012, e Dmitry Sychev divenuto famoso durante i Mondiali 2002 dopo poche apparizioni con lo Spartak Mosca.
Sychev aveva solo 18 anni e 222 giorni quando è diventato il più giovane nazionale russo di sempre. Zakharyan è ancora più giovane ma è evidente il motivo per cui molti hanno chiesto al CT Cherchesov di convocarlo. La sua crescita è stata fulmimena quanto sbalorditiva accendendo la fantasia dei tifosi.
Fino agli ultimi mesi del 2020, Zakharyan giocava ancora nella squadra riserve della Dynamo Mosca, con uno stipendio mensile pari a circa 300 sterline.
L'ex allenatore del Mainz, Sandro Schwartz, divenuto tecnico della prima squadra a ottobre, ha deciso di scommetere su di lui nel 2021 dopo averlo visto segnare 8 goal e fornire cinque assist in sole 15 presenze. Il centrocampista ha firmato il suo primo contratto da professionista solo lo scorso gennaio.
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Nonostante abbia giocato solo dieci partite dall'inizio, i tifosi della Dynamo lo hanno eletto miglior giocatore della stagione in un sondaggio online. Un segnale chiaro dello straordinario talento del ragazzo.
Nelle 11 partite giocate con la prima squadra, Zakharyan ha segnato tre goal e fornito cinque assist. Statistiche fenomenali per un 17enne ma che non spiegano appieno il suo apporto, fatto di grandi prestazioni e magnifici palloni filtranti per i compagni grazie a un'ottima visione di gioco e notevoli abilità tecniche.
Gli amanti del calcio armeno lo hanno subito paragonato a Henrikh Mkhitaryan, il miglior giocatore dell'era post-sovietica.
Lo stesso Zakharyan è nato da genitori armeni a Samara, la sua famiglia è fuggita dalla regione del Nagorno Karabakh a metà degli anni '90 dopo la lunga e sanguinosa guerra dell'Azerbaijan. Quindi hanno ricostruito la loto vita in Russia permettendo ai figli di crescere senza paura, ma i tifosi dell'Armenia sperano di arruolare Zakharyan nella loro Nazionale.
Speranze che resteranno vane, dato che Zakharyan dal 2018 rappresenta la Russia a livello giovanile e nel marzo scorso è diventato il giocatore più giovane a segnare durante gli Europei Under 21 col goal al debutto contro l'Islanda.
Due mesi dopo è arrivata la chiamata di Cherchesov e della Nazionale maggiore facendo mordere le mani allo Zenit per la scelta compiuta quattro anni prima.
Quando Zakharyan di anni ne aveva 13, infatti, era stato invitato all'Accademia di San Pietroburgo come raccontato da suo padre Norayr a 'Sport24.ru.
"Ci hanno detto che avrebbe firmato senza problemi ma si è rivelato tutto falso. La storia si è trascinata all'infinito e alla fine lo hanno lasciato andare, probabilmente è stato meglio perché quell'esperienza ha reso Arsen più forte".
Il suo primo allenatore, la leggenda del calcio di Samara Vladimir Korolyov, è stato felice di riaverlo indietro perchè un trasferimento affrettato avrebbe potuto essere dannoso.
"Arsen si distingueva già all'età di sei anni. Non ha mai avuto problemi a dribblare i difensori, ma si divertiva di più a fare assist per i compagni. Quando corre con la palla a volte si ha la sensazione che ne perda il controllo, in realtà non è così grazie alla sua falcata. La sua qualità più importante è l'intelligenza, legge sempre la partita meglio degli altri ed è sempre serio durante gli allenamenti".
Si potrebbe direi che Zakharyan cerchi di imitare il suo idolo da bambino, Cristiano Ronaldo, del quale ha parlato in una recente intervista.
"Lo ammiro come calciatore e come persona. Amo la sua autostima, la sua audacia e la sua voglia di migliorare".
L'amore per Ronaldo è il motivo della sua vecchia passione per il Real Madrid e Zakharyan si è recentemente concentrato sullo stile di Luka Modric e Toni Kroos, ovvero i due giocatori più simili a lui. Il suo giocatore russo preferito è invece Andrey Arshavin, mentre Korolyov lo paragona a Antoine Griezmann.
Questi possono essere tutti modelli per Zakharyan, che grazie alla sua modestia non si è lasciato travolgere dall'attenzione dei media nei suoi confronti e continua la sua crescita senza perdere il senso della realtà.
Non ha quindi neppure fretta di lasciare la Dynamo, che secondo il suo allenatore Schwarz in questo momento è la cosa più importante per la sua carriera. Anche se la mancata partecipazione a Euro 2020 è un vero peccato, allo stesso tempo gli permetterà di presentarsi riposato all'inizio della prossima stagione quando sarà un punto fermo della Dynamo.
Il suo tempo in Nazionale, d'altronde, arriverà nei prossimi tornei quando a illuminare la scena ci sarà anche la stella di Arsen Zakharyan.