Rai Sport cambia volto e apre alla rivoluzione, un modo diverso di informare gli appassionati sportivi, sempre più legati ai nuovi media e alla nuova narrazione.
"Ormai nelle dirette le telecamere mostrano quasi tutto: un bravo giornalista deve raccontare il "quasi" che non si vede, coltivare il silenzio".
Intervenuta ai microfoni de "Il Corriere della Sera", Alessandra De Stefano, direttrice di Rai Sport, ha annunciato diversi cambiamenti interni.
"So di essere scomoda, perché rivendico il diritto di scegliere chi va in video in base al merito e di privilegiare chi è bravo, favorendo il ricambio: a Rai Sport siamo troppo vecchi".
Rai Sport inizierà la rivoluzione già a partire dai Playoff validi per le qualificazioni ai Mondiali in Qatar.
"Spoglieremo le partite delle sovrastrutture: basta collegamenti con studi che danno la linea ad altri studi. Solo tribuna e campo: più pause. Vorrei ad esempio che i rigori venissero ascoltati come in una strada deserta. Con silenzio, boati, silenzio, poi gioia o lacrime".
Anche dal punto di vista dell'organico cambierà qualcosa.
"Paola Ferrari non condurrà più i post partita e neanche il nuovo 90° Minuto, ma condurrà un contenitore domenicale con altre giornaliste. Lo sport è maschilista, lo sappiamo: il primo modo di cambiarlo è cambiare regia. Che senso ha inquadrare le donne sempre dal basso? Restano poi Alberto Rimedio e Antonio Di Gennaro, mentre Tiziana Alla, voce del calcio femminile, andrà a bordocampo. La prima telecronista della Nazionale maschile? Arriverà".
