Vivere all'ombra del proprio fratello, di nove anni più piccolo, e senza nessuna luce dei riflettori puntata addosso deve essere tremendamente complicato, a maggior ragione se giochi in un club dal blasone come quello del Milan:Antonio Donnarumma il suo sogno di vestire la maglia rossonera lo ha realizzato da tempo, e per questo deve dire grazie, in un certo senso, all'amato Gianluigi.
La storia di Antonio col 'Diavolo' inizia in realtà nel 2008 quando viene convocato in diverse occasioni con la prima squadra, senza tuttavia fare l'esordio. A Milanello resta due stagioni per poi salutare in prestito al Piacenza e al Gubbio, prima dell'acquisto a titolo definitivo da parte del Genoa nel 2012: un prestito al Bari e, nel 2016, la firma con i greci dell'Asteras Tripolis.
Sembra l'inizio del declino, la pietra tombale sulle speranze di una carriera quantomeno dignitosa: invece, nell'estate 2017, si presenta l'occasione della vita con la telenovela per il rinnovo del fratello col Milan. Raiola sembra sul punto di mandare tutto all'aria, non 'Gigio' che alla fine realizza l'intento di restare nel club del suo cuore con un super ingaggio da 6 milioni annui più una promessa: l'acquisto di Antonio.
AC MilanFassone e Mirabelli (all'epoca dirigenti del Milan) non esitano un attimo a richiamare il più vecchio dei Donnarumma dall'esilio greco e a fargli firmare un contratto con stipendio da 1 milione, cifra niente male per un terzo portiere. Le malelingue non esitano a sputare giudizi un po' troppo affrettati, azzardando facili ironie sulle qualità di Antonio che, al cospetto dell'aura da predestinato del fratello, sfigura e non poco.
Eppure il 27 dicembre arriva l'opportunità che non ti aspetti. Il dodicesimo Storari si fa male durante il riscaldamento che precede il fischio d'inizio del derby di Coppa Italia con l'Inter: tocca al primo dei Donnarumma difendere la porta, impresa riuscita alla grande e suggellata da un grande intervento su un tiro a botta sicura di Joao Mario, che allunga il match ai tempi supplementari. Sarà un goal di Cutrone, poi, a regalare la semifinale al Milan.
Esordio da sogno a cui fa seguito il gettone racimolato nel ritorno dei sedicesimi di Europa League al 'Meazza' contro il Ludogorets: il netto successo dell'andata in Bulgaria convince Gattuso ad affidarsi ad Antonio Donnarumma tra i pali e non viene deluso. La gara termina 1-0 e il passaggio agli ottavi di finale non è mai minimamente in discussione.
Getty ImagesDa quel giorno lo spazio per Antonio si riduce ulteriormente, complice anche l'acquisto di Pepe Reina nell'estate 2018 che non gli permette di scalare le gerarchie interne: una stagione passata senza assaggiare il terreno di gioco, fino allo scorso 17 gennaio quando finalmente è chiamato in causa da Pioli nell'ottavo di finale di Coppa Italia vinto con la SPAL, superata con un perentorio 3-0.
Altro giro e altro clean sheet per Donnarumma sr che entra addirittura, in punta di piedi, nella storia del club come primo portiere a non subire goal in almeno 300 minuti disputati. Una bella rivincita per chi, fin dal principio, è stato bollato come 'raccomandato' e 'cocco' del ben più noto fratello, per il cui rinnovo del contratto è tuttora in trattativa con la società: e chissà che non riesca a strappare anche la riconferma di Antonio, per dare un seguito all'epopea dei Donnarumma tra i pali della porta del Milan.


