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Andrea Pierobon, il portiere dei record in campo fino a quasi 46 anni

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Non ha mai giocato in Serie A, eppure è riuscito ad entrare a pieno titolo nella storia del calcio italiano. Il nome di Andrea Pierobon, probabilmente, a molti lettori non dirà molto. Ma il portiere classe 1969, leggenda del Cittadella, è il giocatore più longevo di sempre fra i professionisti.

La sua carriera è durata infatti 28 anni, per un totale di 646 presenze spalmate dalla Serie D alla Serie B e 5 titoli conquistati: 2 Campionati di Interregionale, 2 Campionati di Serie C2 e una Coppa Italia di Serie C.

A caratterizzare più di tutto il suo percorso è tuttavia la sua straordinaria longevità, che il 29 marzo 2014 gli ha permesso di superare Marco Ballotta e diventare il calciatore professionista più anziano di sempre a scendere in campo. Un record che ha ulteriormente migliorato, fino al ritiro a poco meno di 46 anni(45 anni, 10 mesi e 3 giorni) e che oggi è stato messo nel mirino da Gianluigi Buffon.

LA GAVETTA FRA INTERREGIONALE E C2

Pierobon nasce il 19 luglio 1969 a Cittadella, in provincia di Padova e si forma come portiere proprio nel Settore giovanile della formazione veneta, in cui fa tutta la trafila, approdando in Prima squadra nella stagione 1987/88.

Quando in Serie A il Milan di Sacchi ha impresso una rivoluzione al calcio italiano e i rossoneri si accingono a conquistare lo Scudetto, nella primavera del 1988 Andrea fa il suo debutto nel Campionato di Interregionale.

"Avevo 18 anni ed era l’ultima giornata della stagione 1987-88 - ricorda Pierobon in un'intervista a 'ilGiornaledi.it' -. Il Cittadella era in Interregionale, il più alto livello del calcio dilettantistico. Giocavamo in trasferta a Schio e mi ricordo che feci una gran parata su un colpo di testa di un attaccante avversario".

Dopo altri due anni con il Cittadella, uno in Interregionale con la vittoria del campionato e uno in C2, in cui da portiere di riserva colleziona in tutto 10 presenze, lascia il posto dove ha finora sempre vissuto per iniziare un piccolo tour in giro per la penisola alla ricerca di un'affermazione come estremo difensore.

PORTIERE ITINERANTE FRA SERIE C E SERIE B

Per giocare titolare Pierobon si trasferisce nel 1990 al Giorgione, formazione di Castelfranco Veneto, con cui disputa due tornei di Interregionale, rivelandosi come portiere di estrema affidabilità. Nel 1991/92 subisce soltanto 15 reti in 34 presenze, e dà un contributo essenziale alla squadra a vincere il campionato e a promuoversi in Serie C2.

L'anno seguente è ancora il titolare nella categoria superiore e si conferma con un rendimento positivo (34 presenze e 26 goal presi). Le ottime prestazioni a Giorgione portano l'estremo difensore a fare il dodicesimo prima alla Massese, in Serie C1 (13 presenze), quindi alla Fidelis Andria, in Serie B (11 partite).

Pierobon debutta nel torneo cadetto il 6 novembre 1994 nella sconfitta di misura dei pugliesi all'Adriatico con il Pescara, gara in cui entra in campo al 28' del primo tempo al posto di un giocatore di movimento (Daniele Pasa) dopo l'espulsione dell'estremo difensore titolare Beniamino Abate.

Assaggiata la Serie B rieccolo in Serie C2 col Treviso per fare il titolare (33 presenze e 28 reti subite), quindi di nuovo in B con il Venezia da dodicesimo nel 1996/97. In Laguna colleziona 14 gare (22 goal presi) in campionato più la prima apparizione in Coppa Italia contro l'Avellino.

OTTO ANNI DI SPAL

Il 1997/98 è l'anno dell'approdo di Pierobon alla SPAL, una delle due squadre, insieme al Cittadella, che più di tutte segneranno la sua carriera. A Ferrara, infatti, il portiere veneto vince subito un campionato di C2 da protagonista e l'anno seguente la Coppa Italia Serie C, resta in tutto 8 anni, di cui 7 in Serie C1, collezionando 268 presenze con la maglia biancazzurra, di cui 263 in campionato e 5 in Coppa Italia. Questi numeri lo rendono il 2° giocatore per numero di presenze nella storia della SPAL alle spalle di Giulio Boldrini.

"Sono secondo negli annali della società ferrarese - sottolinea in un'intervista con 'Il Gazzettino.it" -. La SPAL è stata la mia seconda casa, dopo Cittadella dove sono nato e cresciuto".
"Aneddoti? A livello personale ne ho tanti - aggiunge -, meno come squadra, a parte la promozione dalla C2 alla C1 e la vittoria della Coppa Italia di categoria con De Biasi. Sono stato più volte scelto come miglior giocatore della Spal, mi sarebbe piaciuto centrare la Serie B, perché Ferrara è una piazza strepitosa, che ha fame di calcio".

IL RITORNO AL CITTADELLA E IL RECORD DI LONGEVITÀ

Nel 2005, quando ha già 36 anni, l'esperto portiere decide di tornare a casa per difendere nuovamente la porta del Cittadella. In granata resta per altri 10 anni, di cui i primi 4 e l'ultimo vissuti da titolare, e si regala grandi soddisfazioni.

La magica stagione 2007/08 vede la squadra veneta ottenere la promozione in Serie B. Chiusa la stagione regolare al 3° posto, il Cittadella conquista il salto di categoria attraverso i playoff, in cui sconfigge in finale la Cremonese, che si era piazzata al 2° posto. Pierobon è uno dei punti di forza della squadra di Claudio Foscarini. In finale, dopo aver perso 0-1 al Tombolato, i granata ribaltano la situazione espugnando lo Zini per 1-3.

Anche in Serie B il Cittadella sa essere protagonista, e sfiora la promozione in Serie A nella stagione 2009/10. Nonostante Pierobon perda la sua titolarità a vantaggio inizialmente di Simone Villanova e successivamente negli anni seguenti di Alex Cordaz, i granata chiudono il torneo cadetto al 6° posto e sognano il grande salto, che sfuma nella semifinale con il Brescia. Il doppio confronto vede le due squadre ospiti imporsi 0-1 sul campo dei rivali, ma le Rondinelle hanno la meglio per la miglior posizione nella stagione regolare.

Anche se la Serie A non arriverà mai, ed è ormai una riserva, Pierobon, superati i quarant'anni, continua a giocare e a divertirsi con il Cittadella. Diventa una leggenda della squadra granata e quando il 29 marzo 2014 scende in campo da titolare nella sfida di campionato del Partenio, vinta 1-0 dall'Avellino, supera Marco Ballotta (in campo a 44 anni, un mese e 7 giorni) e a 44 anni, 8 mesi e 10 giorni diventa il calciatore più anziano di sempre del calcio professionistico italiano.

Pierobon non si ferma, ritocca in 2 occasioni il suo primato e in quella stagione si toglie anche la soddisfazione di parare un calcio di rigore a Nico Pulzetti del Livorno. Rinnovato il suo contratto per un altro anno, nella sfortunata stagione 2014/15, culminata con il 19° posto finale e la retrocessione in Lega Pro del Cittadella, ritrova il posto da titolare e disputa la sua ultima gara il 22 maggio 2015 al Tombolato contro il Perugia.

È l'ultima giornata del campionato di B 2014/15 e i veneti cedono 0-2 agli umbri e salutano il torneo cadetto. Per Pierobon, che fissa il suo record di longevità a 45 anni, 10 mesi e 3 giorni, è comunque una giornata importante.

Ciononostante il portiere, a riprova dell'amore per i colori granata, non riesce a sorridere: esce dal campo in lacrime per l'amara retrocessione. Qualche settimana più tardi, il 1° luglio 2015, prima di tagliare il traguardo dei 46 anni, l'highlander del Cittadella annuncia il suo ritiro ufficiale dalle scene.

"Io e il Cittadella n abbiamo fatta tanta di strada - dichiarerà - . Abbiamo sfiorato la promozione in Serie A già nel 2010, arrendendoci nelle semifinali dei playoff contro il Brescia. Sarebbe stato veramente straordinario conquistare la promozione e avrei potuto scoprire  la Serie A all’età di 40 anni".
"La mia è stata una carriera soddisfacente - aggiunge -, ma la massima serie rimarrà per me un piccolo rimpianto. Poi, ho purtroppo conosciuto la retrocessione in C, proprio nella mia ultima apparizione ufficiale in qualità di portiere nell’oramai tristemente famoso Cittadella-Perugia 0-2 del 23 maggio 2015: per questo uscii dal campo in lacrime...".

Ma qual è il segreto di una carriera così lunga e condotta ad alti livelli?

"È molto semplice - rivela Pierobon -: ho sempre sognato di essere un giocatore professionista e ho fatto in modo di mantenermi in attività il più possibile. Le mie motivazioni sono sempre state tante. Non ho mai avuto dei gravi infortuni o grossi problemi muscolari. Ma bisogna aggiungere che mi sono sempre allenato assiduamente e con regolarità. In più di trent’anni di carriera ho saltato solamente cinque allenamenti...".

LA SFIDA DI BUFFON

Ora quel suo primato corre un serio rischio: Gianluigi Buffon, non uno qualunque, ha già annunciato di volerlo superare. Il numero 1 dell'Italia campione del Mondo a Berlino nel 2006, infatti, ha prolungato il suo attuale contratto con il Parma fino al 2026, quando avrà 46 anni.

"É un'icona nel ruolo, capisco le motivazioni che lo portano a giocare ancora - ha commentato Pierobon a 'Il Gazzettino.it' -, io sono arrivato sino alla soglia dei 46 anni. Ha voglia di dimostrare che ha ancora tanto da offrire al calcio d'oggi".

LA SECONDA VITA DA PREPARATORE

Appesi i guanti al chiodo, Andrea Pierobon è diventato un preparatore dei portieri ed ha continuato a lavorare per il Cittadella, ruolo che ricopre ancora oggi.

"Non ero mai retrocesso nella mia carriera prima della disgraziata stagione 2014/15 - ha spiegato ad 'Eurosport' - ed era una delle cose di cui andavo più fiero del mio percorso professionale. Per questo la discesa dalla B alla Lega Pro l’ho vissuta veramente male. Pensavo fosse un’ingiustizia che né il gruppo né tanto meno la società, che si è sempre distinta per aver pagato puntualmente gli stipendi e per una gestione nel rispetto delle regole, si meritavano di vivere".
"Per questo il pensiero immediato è stato quello di non mollare, giocare un ultimo anno e dare tutto per riportare subito il Cittadella in B. Parlando con la società però ho capito che mi si poteva aprire un’altra possibilità: quella di iniziare a fare il preparatore dei portieri, un ruolo che mi ha sempre affascinato e che avevo sempre confessato al club mi sarebbe piaciuto fare a fine carriera. I dirigenti mi hanno detto chiaramente che il posto era libero e se lo volevo sarebbe stato mio".
"Mi sono preso del tempo ulteriore per ragionare e alla fine ho deciso che, nonostante il verdetto del campo e l’amarezza, era il momento giusto di gettarsi anima e corpo in questa nuova avventura".

E anche nel nuovo ruolo nello staff tecnico Pierobon si sta togliendo le sue soddisfazioni. Subito la promozione dalla Lega Pro alla Serie B, quindi i playoff per 5 anni consecutivi e due finali perse con Verona e Venezia, l'ultima nel 2021.

"Conquistare la massima serie, anche come preparatore dei portieri, mi darebbe una gioia immensa, considerando il fatto che sono nativo di Cittadella e che mi considero un ‘cittadellese doc’ - rivela il recordman di longevità -. Cittadella, rappresentativa di un comune di circa 20.000 abitanti, è già entrata nella storia conquistando la serie B, figuriamoci se realizzassimo il sogno di salire in A".

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