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Ancelotti e il rifiuto di Pepe: "Mi ha detto di non voler giocare la finale di Champions League"

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La finale di Champions League del 2014 rimarrà per sempre nella storia, sia perché si tratta della vittoria della "Decima" del Real Madrid, sia perché quel successo cambierà per sempre l'idea di partita risolta all'ultimo istante.

In quel 4-1 dei Blancos contro i cugini dell'Atletico Madrid c'è di tutto: orgoglio e voglia di non mollare mai, culminata con il goal di Sergio Ramos allo scadere che ha portato il match ai supplementari.

In quell'occasione, però, Carlo Ancelotti fu costretto a rivoluzionare le sue idee di formazione iniziale a causa di un curioso rifiuto.

In conferenza stampa, alla vigilia della sfida di Liga contro il Getafe, l'allenatore italiano ha svelato un bizzarro retroscena risalente proprio a quella partita, nell'ottica dei giocatori stanchi che si rifiutano di giocare.

"Tutti hanno voglia di giocare, ma dobbiamo fare attenzione alla fatica, visto che giochiamo spesso. Preferisco che i giocatori siano onesti: ne ho trovati solo due così in 30 anni. Pepe in finale di Champions e Seedorf in campionato".

E in effetti, nonostante una stagione vissuta da protagonista assoluto della difesa, nella formazione iniziale schierata al Da Luz contro l'Atletico Madrid il portoghese non c'era, lasciando il posto a Varane.

Una scelta responsabile di Pepe, che è in linea con quanto richiesto nel presente da Ancelotti, vista l'enorme quantità di partite da affrontare da qui ai Mondiali in Qatar.

"I giocatori non sono mai sinceri: dicono sempre di star bene anche quando sono stanchi e questo porta sempre a infortunarsi".
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