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Amelia su Caligara a B Italian: "Ha qualità alla Thiago Motta, un piacere vederlo giocare"

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All'87', al Camp Nou, la Juventus è sotto di 3-0 contro il Barcellona: doppietta di Lionel Messi, rete di Ivan Rakitic. Serataccia di Champions League di metà settembre 2017: pazienza, è andata così. Massimiliano Allegri opera il terzo cambio della sua partita: fuori Gonzalo Higuain, dentro Fabrizio Caligara. Un sogno che si avvera, nonostante tutto.

Sono passati quasi sei anni da quel giorno e Caligara è cresciuto tanto: ha accumulato esperienza, tra Serie A e Serie B, anche una in C con l'Olbia. Guardi la sua carta d'identità, e rimani spiazzato: perché. le 92 presenze in serie cadetta, tra Ascoli e Venezia, per un classe 2000 sono davvero tanta roba.

"E' sempre stato interessante a livello di settore giovanile: nella Juventus ha fatto un ottimo percorso per poi andare a fare esperienze come quella al Cagliari. Oggi è di proprietà dell’Ascoli e l’Ascoli se lo tiene stretto".

Nel corso del consueto appuntamento con B Italian, il format sulla Serie BKT in onda sul canale Twitch di GOAL Italia, Marco Amelia ha presentato il giovane centrocampista ex Juve attualmente in bianconero, sì, ma nelle Marche.

"È una mezz’ala moderna: magari lo vedi meno in inserimento, ma ha un’ottima rifinitura, lo vedi sulla trequarti a mettere palloni dentro l’area di rigore, sa giocare molto bene a calcio, detta molto bene i tempi. Può fare più ruoli nelle zone di centrocampo: è un 2000, ha 23 anni e in Serie B ha già quasi 100 presenze, con una parentesi in Serie A (col Cagliari, ndr). È un mancino molto interessante: ed è piacevole vederlo giocare. Affermarsi non è mai facile: dopo aver fatto ottime presenze nel Cagliari ha trovato la sua dimensione nell’Ascoli e l’Ascoli ha fatto un’ottima cosa a puntare su di lui".

Per passo e soprattutto intelligenza tattica, il rimando a un giocatore del passato viene davvero immediato: ovviamente precisando le differenze, richiama un po' Thiago Motta.

"È meno dinamico rispetto ad altri: sempre con le dovute proporzioni, Thiago era un giocatore eccezionale, tempi di gioco incredibili, sempre molto pulito. Caligara ha lo stesso, ma in più ha una facilità di calcio e di visione nel crossare palla in zone lontane, trovando giocate interessanti per i compagni".

Il pensiero va a quel che avrebbe potuto fare con la maglia della Juventus, poi: all'inizio del 2018 viene acquistato dal Cagliari, e tutto sommato, considerando il percorso, non è andata poi così male.

"Se fosse rimasto alla Juve? Non so: vedo però che questo è un ragazzo che interpreta il ruolo di mezz'ala molto bene perché è sia interditore che rifinitore. E' un piacere vederlo trattare il pallone in questa maniera: magari meno numero dieci rispetto a Maistro della SPAL di cui abbiamo parlato prima, ma una mezz'ala magari non alla Rabiot, ma che sa intercettare, vincere i duelli e rifinire, e soprattutto in Serie B è ottimo".
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