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Amelia su Prati a B Italian: "Sono rimasto impressionato, ha carattere"

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La SPAL che torna a vincere e si regala la prima gioia con Massimo Oddo ha, come uomo copertina, un ragazzo che quest'anno compirà 20 anni, ma che ha già stupito tutti.

Matteo Prati, senza troppi giri di parole, è uno dei migliori talenti della Serie B: punto. E alla sua prima vera stagione tra i professionisti (aveva raccolto una sola presenza in Serie C nel marzo del 2021) ha già fatto vedere tanto. Abbastanza da costruire delle aspettative non indifferenti legate al futuro.

"Lui era nel Ravenna, in Serie D. Era un Ravenna-Prato, una delle mie prime partite al Prato, avevo notato subito, visto che in D devono giocare i 2003, che l'Under schierato era in una posizione da play, e di solito non li trovi i giovani messi in quel ruolo perché è un ruolo molto importante per la categoria. Quindi andando avanti con la partita, io conoscevo solo uno dei centrocampisti del Ravenna, ho iniziato a vedere questo mediano che dettava i tempi in maniera interessante e bella. Mi son girato verso il mio collaboratore e gli ho detto 'oh, mi vedi questo ragazzo?', e lui mi ha risposto 'quello è l'Under'. Siamo rimasti impressionati".

A parlare, come di consueto a B Italian, il format sulla Serie BKT in onda sul canale Twitch di GOAL Italia, è Marco Amelia, che Prati lo ha incrociato in un Ravenna-Prato del novembre del 2021, rimanendo spiazzato. Le sue qualità si vedevano già.

"Ne parlai con quello che era il suo allenatore, ovvero Andrea Dossena, attualmente al Renate, e mi disse che sì, era un ragazzo di prospettiva. Sono contento lo abbia preso un club di Serie B. Ci ha già fatto vedere delle cose molto interessanti".

Prati fin qui ha collezionato 12 presenze e una rete, proprio contro il Cittadella, nel ritorno alla vittoria della SPAL: un momento chiave della sua stagione, però, è rappresentato dalla cessione da parte degli estensi di Salvatore Esposito allo Spezia.

"Prati è arrivato in Serie B da 2003, in punta di piedi, sapendo che aveva davanti il giocatore più importante della squadra: poi si è ritrovato con la società che ha venduto lo stesso giocatore, che era del suo ruolo, e allo stesso tempo l'allenatore (Daniele De Rossi, ndr), che è stato uno dei migliori al mondo in quel ruolo, che gli ha dato fiducia. La crescita, però, è stata dal punto di vista mentale e psicologico, perché devi essere pronto, devi avere le spalle larghe: perché è vero che uno ha tecnica, dinamicità e visione di gioco, ma devi poi avere il carattere di andare in campo e prenderti delle responsabilità".

E lui lo ha fatto: quella contro il Cittadella ès tata la decima partita da titolare consecutiva. E' un 2003, come detto, ma come spiega Amelia sembra già grande.

"Se tu non sai chi è, se non conosci i giocatori della squadra, è possibile che ti dia la stessa percezione che ho avuto quando ho visto il play del Ravenna e tutto pensavo tranne che avesse 18-19 anni, perché sembra un giocatore maturo, che ha colpi e che sa quello che deve fare. Quando ho saputo l'avesse preso la SPAL ho detto: 'Una meraviglia'. All'inizio dell'anno pensavo andasse in prestito in Serie C e invece è rimasto e ha conquistato una maglia e l'occhio di tutti".
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