Pubblicità
Pubblicità

Amelia su Candela a B Italian: "Gli serve iniziare con un club di Serie A, Di Lorenzo è un esempio"

Pubblicità

Nel caos di una partita bella ed emozionante come quella tra Pisa e Venezia a risaltare, oltre ai rigori "non validi" o ripetuti, è stato il destro al volo di un ragazzo che, come un treno, ha disegnato un binario sulla fascia destra dell'Arena Garibaldi, tra primo e secondo tempo.

Il goal di Antonio Candela è una perla, in effetti: cross di Francesco Zampano, coordinazione perfetta e piattone al volo, verso l'angolino della porta difesa da Nicolas. Da applausi, insomma, come la sua prova: l'ennesima di sostanza e qualità.

Ma non è un caso. Candela è un classe 2000 e rientra tra i giovani più interessanti del campionato di Serie B: scuola Spezia, poi passato al Genoa, in estate si è trasferito ai Lagunari nell'ottica dello scambio con Mattia Aramu. Un bel banco di prova per un ragazzo che ha trascorso diversi anni in Serie C, prima di questa stagione.

"E' un esterno destro, un bel terzino: viene da due stagioni in Serie C importanti. In generale è cresciuto di anno in anno. Quest'anno ha fatto il salto andando in una realtà che veniva dalla Serie A, dove non è neanche facile emergere come giocatore italiano, perché sappiamo che il 95% dei giocatori sono tutti stranieri, ma lo sta facendo con grande qualità e corsa. Sa anche inserirsi per trovare la via del goal. E' un bel prospetto".

Nel corso del consueto appuntamento con B Italian, il format sulla Serie BKT in onda sul canale Twitch di GOAL Italia,Marco Amelia ha posto l'attenzione sulla crescita di Candela, importante anche in ottica futura.

"E' un esterno moderno. A parte il primo anno tra Trapani e Olbia in cui ha giocato un po' meno, sia nella Pergolettese che nel Cesena ha giocato con molta continuità. Giocare fa bene, ti dà sicurezza, soprattutto se sei un difensore. Per un esterno a maggior ragione visto che devi imparare gli automatismi: quest'anno si è trovato a Venezia, in Serie B, e credo che abbia fatto il giusto percorso per quel che riguarda la sua crescita".

Gli step sono quelli giusti: ad aprile compirà 23 anni e in questa stagione in Laguna ha raccolto 16 presenze, con un assist e la rete che, però, non è bastata ai ragazzi di Paolo Vanoli per espugnare l'Arena Garibaldi.

"Sai cosa gli serve? Iniziare un percorso da luglio con una squadra di Serie A: impara i ritmi e si inserisce. Perché dimostra anche di essere un ragazzo che ha intelligenza perché va in C e riesce nel tempo ad emergere, va in Serie B ed emerge subito. Ha sulla carta le potenzialità e i valori che servono per poter stare in un certo contesto in Serie A", aggiunge Amelia.

E la mente viaggia e ritorna ai percorsi di quei giocatori che hanno fatto la "gavetta" prima di diventare delle certezze nel massimo campionato.

"Se il suo percorso può essere simile a quello di Di Lorenzo? Ognuno ha i suoi tempi e non è che se un giovane a 18 anni non è pronto allora non diventa più bravo. Sta nella capacità del giovane di migliorarsi nel tempo. Perché a volte c'è qualche giovane che abbiamo visto pronto a 18 anni che si è fermato, non ha avuto una certa continuità. Ma chi ha questa costanza nel migliorarsi tutti i giorni da tutti i punti di vista poi lo vediamo crescere e salire di categoria: Di Lorenzo è un esempio. Credo che i percorsi che debbano fare ragazzi simili siano anche questi".

Lasciare il Genoa per vestire la maglia del Venezia, insomma, è stata una bella sfida per Antonio Candela che adesso gioca, cresce e si fa notare: prendendo la ricorsa, come fatto contro il Pisa, verso il domani calcistico.

Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0