Parola a Massimiliano Allegri nella sala stampa dello Stadio Olimpico di Roma, dove la Juventus affronterà l'Inter nella finale di Coppa Italia. In caso di vittoria, i bianconeri chiuderebbero la stagione con almeno un trofeo per l'undicesimo oggi consecutivo.
La formazione titolare e i nodi da sciogliere:
"Chiellini, Perin e Dybala giocano di sicuro. Gli altri vediamo".
La stagione inscenata dalla Juventus:
"La squadra ha iniziato male, poi abbiamo fatto una rincorsa che ci ha permesso di raggiungere un risultato importante, perché giocare ogni anno la Champions lo è. Anche se per la Juventus l'importante è vincere. A fine anno ci metteremo lì per capire cosa migliorare in vista dell'anno prossimo con l'obiettivo di esssere competitivi per i trofei che andremo ad affrontare".
Un'annata segnata dall'addio di Ronaldo datato 28 agosto e dall'arrivo di Vlahovic nel mercato di gennaio:
"Perdere Ronaldo a tre giorni dalla fine del mercato non è stata una cosa semplice. La società però è stata brava e ci ha dato una grossa mano prendendo Vlahovic a gennaio. Da quel momento abbiamo iniziato una rincorsa importante terminata con la sconfitta con l'Inter in campionato".
La scuola di allenatori italiana:
"In Italia ci sono tanti bravi allenatori giovani che possono avere la possibilità di allenare una big, ma allenare una grande squadra e giocare per vincere è diverso dall’allenare una medio-piccola. Allenare non è solo una quesitone tattica, ci sono questioni che non sono scritte in un libro, o ce l’hai o non ce l’hai. Ci sono le categorie e quelli che vincono sono più bravi, poco ma sicuro".
La finale con l'Inter può rappresentare una base solida su cui costruire la prossima stagione:
"Domani ci giochiamo la finale: per esserci bisogna arrivarci, altrimenti la si guarda in TV. Si è creata una base di conoscenza fra me e i giocatori, ma anche fra me e la società: di questo sono contento, e sono sereno che l'anno prossimo avremo più possibilità per lottare fino in fondo per lo Scudetto, per arrivare a marzo nelle migliori condizioni e per poter lottare".
A precedere le parole del tecnico livornese, ha parlato anche il capitano bianconero, Giorgio Chiellini:
"Entrambe le squadre arrivano alla finale in un momento buono, ma non entusiasmante. L'Inter è stata prima per diversi mesi e ora non sarà di certo felice di essere dietro al Milan a due giornate dalla fine. Noi abbiamo raggiunto l'obiettivo del quarto anche se, ovviamente, le speranza era di fare qualcosa in più".
In caso di vittoria, per il difensore azzurro si tratterebbe del trofeo numero 20 in carriera:
"In realtà sarebbero 20 + 1. Visto che con l'Inter c'è rivalità, accendiamola un po'".
.jpg?auto=webp&format=pjpg&width=3840&quality=60)



