Non tramonta il progetto Superlega. In occasione del ‘Financial Times - Business of Football Summit', che si sta svolgendo a Londra, è il presidente della Juventus Andrea Agnelli a tornare sull'argomento.
Il numero uno del club bianconero ha parlato durante l'evento e ha spiegato le nuove linee guida del nuovo torneo su cui la 'Vecchia Signora' sta lavorando insieme al Real Madrid di Florentino Perez e al Barcellona di Joan Laporta:
"Secondo me il calcio europeo ha un disperato bisogno di riforme. Non accetterò domande su Tebas, le sue dichiarazioni parlano da sé. La Superlega non è fallita".
Agnelli torna sul primo progetto della Spuerlega:
"L’UEFA sapeva che io come presidente della Juventus stavo lavorando a qualcosa di diverso. Si tratta di un lavoro collettivo di 12 squadre, non di una persona sola. Queste 12 società hanno firmato un contratto di 120 pagine ed è ancora vincolante per 11 di essi".
Il patron bianconero prosegue tracciando scenari futuri, anche sulle sorti della UEFA:
"Il compromesso non è una scelta ormai, c’è bisogno di riforme più profonde. Un organo monopolistico è in grado di guidare un business come il calcio? Penso di no. Mi siederò, sosterrò una governance trasparente e aspetterò che il Consiglio di giustizia europeo dica se l’attuale organismo sia idoneo".
Infine, alla domanda se vede la Juventus in Champions League tra 5 anni, Agnelli risponde:
"Tra 5 anni vedo la Juve giocare nella più importante competizione europea".


