Clermont, Clermont, cosa vi dice Clermont? Per chi mastica sport un po' in tutte le salse, l'associazione è piuttosto semplice. Clermont è rugby , o meglio, una delle migliori squadre di rugby di Francia e d'Europa, con tre campionati conquistati e tre Challenge Cup in bacheca, l'equivalente rugbystico dell'Europa League.
Da ieri, tuttavia, Clermont ai massimi livelli sportivi è anche calcio , dopo la prima storica promozione in Ligue 1 ottenuta lo scorso maggio . Un traguardo raggiunto partendo da lontano, con due fallimenti alle spalle e 24 anni di inattività prima della definitiva rifondazione datata 1991.
Nel 1947 il Clermont ha cessato di esistere per problemi finanziari, rivedendo la luce soltanto nel 1971. Dopo svariate stagioni tra i dilettanti, il club è nuovamente fallito nel 1990 ed è stato rifondato l'anno successivo con la denominazione Clermont Foot Auvergne 63, poi cambiata definitivamente in Clermont Foot 63.
Dal 2003 ad oggi il Clermont si è consacrato come una delle solide realtà della Ligue 2, mettendo in fila 14 stagioni consecutive nel secondo livello del calcio francese. Tanti buoni piazzamenti, quasi mai a rischio retrocessione e con un sogno promozione che anno dopo anno è diventato incredibilmente realtà.
Nella passata stagione, la squadra guidata da Pascal Gastien in panchina e dal figlio Johan Gastien a centrocampo , è stata protagonista di un campionato fantastico, concluso al secondo posto dietro il Troyes e con due punti di vantaggio sul favoritissimo e decisamente più blasonato Tolosa.
Una squadra solida, costruita in maniera oculata, che ha potuto vantare la miglior difesa della Ligue 2 (con soli 25 goal subiti) ma anche il capocannoniere del campionato, il 22enne guineano Mohamed Bayo , autentico trascinatore con 22 reti messe a segno. Pochi nomi noti, anzi probabilmente nessuno, ma tanta sostanza.
Prima di arrivare in Ligue 1, il Clermont ha a suo modo fatto storia affidando la guida della squadra nel 2014 ad un tecnico donna : inizialmente fu scelta Helena Costa, ma dopo le dimissioni di quest'ultima (arrivate 48 giorni dopo la nomina senza rende pubbliche le motivazioni) toccò a Corinne Diacre prendere le redini del Clermont, rimanendoci per le successive tre stagioni, per un totale di 131 partite, record di longevità per una donna sulla panchina di un club maschile .
Dopo la Diacre si è tornato all'antica, con l'arrivo di Gastien, il tecnico che ha messo le basi per la promozione, scolpendo il suo 4-2-3-1 con pennellate di tatticismo a tratti maniacale, ma tremendamente efficace. Ieri sera l'esordio in Ligue 1, da sogno: contro il Bordeaux di Vladimir Petkovic, il Clermont si è imposto per 0-2 in trasferta grazie alle reti del solito Bayo e di Dossou. Tutto negli ultimi 10 minuti.
La formazione di Gastien incassa i primi tre punti in massima serie della sua storia e guarda al futuro: all'esordio casalingo, tra una settimana contro il Troyes, e a un campionato che vuole affrontare nel suo stile. Un po' da outsider, un po' da protagonista.




