10. L’ha ammesso: nel suo futuro si vede come talent scout. E ha già adocchiato un bel po’ di talentini...
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9. Visitare la Totti Soccer School fuori Roma è un’immersione unica nel “Tottismo”: si trovano anche varie persone a lui somiglianti che si rivelano essere suoi parenti...
8. Il suo addio al calcio è stato forte, doloroso, quasi traumatico, ma ormai l’ha metabolizzato (anche se ci ha messo più di due anni).
7. Il campo è ormai un ricordo, ma, nel periodo da dirigente, in tribuna, gli è venuta spesso voglia di togliersi il giubbotto: “Potevo ancora dire la mia...”.
6. Per lui, il fondamentale senza il quale non si può giocare a calcio è la coordinazione.
5. Il segreto del “cucchiaio” davanti al gigante Van der Sar è essere un po’ fuori di testa, lo stesso segreto che fa dire “no” al Real Madrid dei Galacticos.
DAZN4. Il celebre gioco di sguardi prima del rigore del 2006 con l’Australia l’ha fatto con... l’arbitro.
3. Non ha ancora capito quella ragione insondabile dell’amore incondizionato che milioni di persone gli hanno sempre riservato, ma forse se lo spiega con... la semplicità di essere Francesco.
2. Ha promesso solennemente (dimostrando consueti coraggio e spavalderia): il primo contratto della sua nuova vita da talent scout lo firmerà con una penna giocattolo che gli ha regalato Diletta.
1. Diletta gli ha fatto scoprire un’interpretazione dedicata di SPQR: “Se Potessi Quasi Quasi Rigiocherei”.


