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La notte di Zerbin: primo goal col Napoli, testa contro il palo e doppietta

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È il Napoli la prima finalista di questa nuova edizione della Supercoppa italiana: gli azzurri sfideranno una tra Inter e Lazio nell'ultimo atto in programma lunedì prossimo a Riyadh.

I ragazzi di Walter Mazzarri hanno avuto la meglio con un netto 3-0 sulla Fiorentina, maturato a cavallo tra l'84' e l'86': ovvero il brevissimo lasso di tempo che ha visto sugli scudi Alessio Zerbin.

Prime soddisfazioni personali con la maglia del Napoli per il classe 1999, autore della doppietta che ha messo in ghiaccio la vittoria e il passaggio del turno: il tutto condito da un piccolo incidente di percorso, fortunatamente superato senza conseguenze.

  • PRIMO GOAL DOPO 2'

    Zerbin ha fatto il proprio ingresso in campo al minuto 82, prendendo il posto di Mazzocchi: gli sono bastati due minuti per andare a segno col primo goal col Napoli in match ufficiali.

    Zerbin ha raccolto alla grande una spizzata aerea di Di Lorenzo, facendosi trovare pronto all'appuntamento sul secondo palo con l'allungo vincente.

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  • SCONTRO COL PALO

    Subito dopo l'impatto sul pallone, sullo slancio e complice anche la marcatura di Parisi, Zerbin non è riuscito a frenarsi ed è andato a scontrarsi con la nuca sul palo.

    Soltanto uno spavento per l'attaccante che, dopo aver ricevuto le cure mediche a bordocampo, si è ripreso decisamente alla grande.

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  • DOPPIETTA IMMEDIATA

    Pochi secondi dopo il rientro in campo, Zerbin si è involato per 40 metri verso la gloria della doppietta personale: destro in corsa sul palo più lontano e nulla da fare per Terracciano.

    Davvero una serata da incorniciare per Zerbin che, fatta eccezione per quel tremendo impatto col palo, quei due minuti di fuoco non li dimenticherà tanto facilmente.

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  • "QUELLA BOTTA MI HA DATO UNA SVEGLIA"

    Intervistato da 'Mediaset', Zerbin ha raccontato le sensazioni di una serata da sogno per lui.

    "Sono i primi due goal col Napoli e per me è un sogno, era difficile immaginare di meglio. Siamo però soltanto a metà dell'opera. La seconda rete? Quando arrivi lì provi a tirare, sono quelle cose che ti vengono. Ero al limite dell'area, forse quella botta mi aveva dato una bella sveglia. A quel punto speri solo che il pallone entri".

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