Inzaghi sceglie la via del turnover massiccio pensando alla Juventus. A farne le spese sono Bastoni, Dimarco, Thuram e Lautaro, oltre alle assenze forzate di Calhanoglu e Acerbi. Un cambio d'abito forse troppo estremo, considerando il primo tempo dei nerazzurri, a tratti preoccupante, per essere buoni.
Lo Young Boys ci mette infatti molta più cattiveria, arriva primo sui pallone, crea una serie di occasioni importanti (decisivi Sommer e poi anche Pavard nell'evitare il peggio) e accende la rabbia di Inzaghi verso i suoi, incapaci di costruire un'azione concreta, se escludiamo il lampo di Bisseck che per poco (grande uscita bassa di Von Ballmoos) non si trasforma nel più improbabile dei trascinatori.
Negli spogliatoio le urla di Inzaghi si saranno fatte sentire, ci scommettiamo. Anche perché l'Inter, nel secondo tempo, pronti via e si procura un rigore con Dumfries. Il fallo è di Hadjam che avrebbe dovuto prendere il secondo giallo. Ma la vera beffa è che il rigore Arnautovic lo sbaglia, facendoselo parale da Van Ballmoos. Senza contare il danno dell'ennesimo infortunio, arrivato poco dopo, di Carlos Augusto.
Dall'altra parte Monteiro, una furia stasera, prende persino un palo sfruttando una palla sanguinosissima persa da Barella davanti la propria area di rigore. Inzaghi corre subito ai ripari mettendo dentro i pesi massimi: Thuram, Lautaro e Dimarco. E sono proprio loro tre, proprio quando il flop nerazzurro in Champions era praticamente già stampato sui titoli di testate e giornali, a confezionare la splendida azione del goal vittoria di Thuram al minuto 93. Il tacco del Toro, il mancino di Dimarco e la zampata del Tikus sul primo palo. Una vittoria fondamentale che porta i nerazzurri a 7 punti in classifica, E alla prossima a San Siro arriva l'Arsenal.
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