A Parigi Simons mette nel curriculum i primi titoli (una Coppa di Francia e una Ligue 1), ma non rispetta a pieno le enormi aspettative che c’erano su lui: a fine stagione non rientra più nei piani dell’allenatore e la trattativa per il rinnovo si complica.
Così il 28 giugno 2022 il ragazzo prodigio firma di nuovo a parametro zero, stavolta per gli olandesi del PSV e fino al 2027. Ai francesi viene comunque riservata una clausola di riacquisto pari a 4 milioni di euro, valevole solo nel 2023: vedremo se sarà esercitata, perché l’aria olandese ha fatto sbocciare definitivamente il fiore del talento di Xavi Simons.
Il ragazzo di Amsterdam diventa un fenomeno a Eindhoven, non lontano dalla famiglia e dai luoghi dove è nato e cresciuto. In Olanda diventa un titolare fisso con presenze stabili e pure decisive in Eredivisie e in Europa League, facendo presto ricredere chi non aveva davvero creduto in lui.
Il 7 del PSV stupisce tutti e subito: già a fine luglio vince il primo trofeo da protagonista, la Johan Cruiff Schaal, Supercoppa dei Paesi Bassi, andando a segno nel 5-3 contro l’Ajax. Da lì in poi non si ferma più, mettendo insieme goal, assist e sorrisi in tutte le competizioni con la maglia biancorossa, che spopolano anche sul suo seguitissimo profilo Instagram.
La fotografia della rinascita di Simons, più che i tanti premi 'giocatore del mese' vinti nel campionato olandese, è la sontuosa prestazione in Europa League nel match casalingo del PSV contro l’Arsenal. Al Philips Stadion il centrocampista, pur non finendo a referto nel 2-0 finale, prende per mano la formazione di Van Nistelrooy risultando il migliore in campo e godendosi una meritata standing ovation al momento della sostituzione. Applausi a scena aperta per il talentuoso trequartista, in campo con una maturità da veterano: 100% di dribbling completati e 13 duelli vinti (nessuno come lui) contro la capolista della Premier League. E vent’anni ancora da compiere.
Quella contro i Gunners è una delle partite che fa capire perché il ct Van Gaal abbia deciso di portare Simons al Mondiale in Qatar, dove il ragazzo esordisce con la nazionale maggiore dell’Olanda per la prima volta nella sfida degli ottavi vinta 3-1 contro gli Stati Uniti. Un giorno unico per l’ennesimo record di precocità.
A proposito di precocità, nel post partita del grande match contro l’Arsenal Xavi Simons stesso aveva parlato della sua rinascita raccontando anche un aneddoto legato al suo passato tra Spagna e Francia.
“Al Barça non lavorano molto in palestra: lavorano con la palla, ma non in palestra – le parole del giocatore – Quando sono arrivato al Paris Saint-Germain, ho trovato differenze, lì la vita è completamente diversa. La Ligue 1 è una competizione forte fisicamente, devi ‘proteggerti’ e quello era uno dei miei obiettivi. Essere ‘piccoli' non importa, ma bisogna essere forti. Ora al PSV mi alleno duramente e dò tutto, il calcio è la mia vita. Penso di aver preso una buona decisione venendo qui, sono molto felice".
Eccolo il segreto: Xavi Simons è finalmente esploso perché si sente felice. Il lavoro in palestra lo avrà anche aiutato, ma alla fine, al netto di contratti, social e quant’altro, ciò che fa tutta la differenza del mondo è il fare le cose con la giusta serenità. Con quella sensazione di trovarti nel posto giusto al momento giusto, con le persone giuste intorno. Che sia a Barcellona o a Eindhoven, o in qualunque altra parte. Ora lo sa bene anche il baby prodigio Xavi Simons.