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Vlahovic JuventusGetty Images

Vlahovic sbaglia, Yildiz non brilla: perché l'attacco della Juventus si è inceppato

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Sei reti segnate nelle prime due, zero nelle ultime due. La frenata della Juventus si spiega soprattutto così.

I bianconeri erano partiti fortissimo contro Como e Verona, raccogliendo il massimo della posta con una media di tre goal a partita e senza subire praticamente nulla.

Ma se la fase difensiva continua a reggere (anche se nel recupero ad Empoli solo un grande intervento di Gatti ha salvato Perin), quella offensiva si è improvvisamente inceppata.

La Juventus infatti non segna e fatica maledettamente a creare occasioni da rete limpide. Ma cosa sta succedendo alla squadra di Thiago Motta?

  • IL CASO VLAHOVIC

    Quando una squadra non segna, inutile negarlo, il primo a finire sul banco degli imputati è sempre il suo numero 9.

    Ancora di più se quel numero 9 dovrebbe essere il top player designato oltre che il giocatore più pagato dell'intera rosa.

    Ecco allora che sui social impazza la polemica su Vlahovic, ritenuto da alcuni non all'altezza del ruolo di attaccante principe della nuova ambiziosa Juventus.

    Il serbo in realtà era partito piuttosto bene, segnando due goal a Verona (uno su rigore) e vedendosene annullare altrettanti dal VAR nella prima giornata contro il Como.

    Poi il buio, tanti errori tecnici ed i soliti segnali di preoccupante nervosismo che Vlahovic lancia in campo quando le cose non gli riescono come vorrebbe.

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  • LA DIFESA DI THIAGO MOTTA

    Subito dopo la partita in difesa di Vlahovic è così intervenuto direttamente Thiago Motta, che ai microfoni di DAZN ha cercato di spiegare cosa non stia girando per il verso giusto al suo numero 9.

    "Dobbiamo servirlo sia in profondità sia arrivando lateralmente. Lui attacca bene l'area, la palla, ha il gioco di testa. Possiamo arrivarci in due modi, perché possa segnare due goal. Nervosismo? Sta migliorando tanto, l'attaccante vive per il goal ma lui ci dà tante altre cose anche in difesa. Deve mantenersi concentrato e pensare solo a giocare, lo trovo molto bene, è un leader positivo del gruppo che cerca di fare bene il suo lavoro e aiutare la squadra", ha sottolineato il tecnico.

    Un'analisi condivisibile ma che non giustifica del tutto l'errore di Vlahovic lanciato a tu per tu con Vasquez da un lancio illuminante di Nico Gonzalez.

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  • IL RUOLO DI YILDIZ

    Thiago Motta ha chiesto ai compagni di servire di più e meglio Vlahovic "sia in profondità che lateralmente" e qui arriviamo ad un altro tasto dolente di questo inizio di stagione.

    Ad oggi la sensazione è che il tecnico non sia ancora riuscito a trovare la posizione giusta per Kenan Yildiz.

    Il nuovo numero 10 bianconero non ha segnato neppure un goal nelle prime quattro giornate di campionato.

    Inizialmente schierato esterno sinistro da Thiago Motta, Yildiz nelle ultime partite era stato accentrato dietro Vlahovic ma ad Empoli è tornato defilato sulla fascia per lasciare spazio a Koopmeiners sotto punta.

    "Kenan, giocando da esterno e contro una squadra che gioca a 5 dietro, doveva aprire e dovevamo trovarlo dalla sua parte. Delle volte è andata dalla nostra parte, delle volte no. L’idea era quella di aprire una difesa a 5 che non era mai facile. A tratti abbiamo fatto, altri dobbiamo fare meglio", ha spiegato Thiago Motta.

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  • EQUILIBRI DA TROVARE

    Di certo la Juventus è ancora in una fase di assestamento, inevitabile peraltro quando si cambia tanto. A partire dall'uomo che la guida in panchina.

    Contro l'Empoli, ad esempio, in campo c'erano ben quattro giocatori di movimento nuovi rispetto alla scorsa stagione ovvero Kalulu, Douglas Luiz, Koopmeiners e Nico Gonzalez.

    E spesso, soprattutto nel primo tempo e soprattutto in mezzo al campo, la sensazione era che gli ultimi tre finissero per pestarsi i piedi rallentando di conseguenza lo sviluppo dell'azione.

    In tutto questo a soffrire particolarmente è stato Vlahovic, costretto a giocare spalle alla porta come già visto molte volte nella passata stagione e con risultati piuttosto deludenti.

    Per vedere la vera Juventus, insomma, ci vorrà ancora del tempo. Gli esami contro PSV e Napoli però incombono e diranno già molto sui reali obiettivi a cui potranno puntare i bianconeri.

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