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VlahovicGetty

Vlahovic ritrovato per la Juventus: decisivo nel momento più importante

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A tre anni di distanza dall'ultima gioia, la Juventus è riuscita a interrompere il digiuno di trofei: merito della Coppa Italia strappata all'Atalanta nella finale vinta all'Olimpico di Roma.

Una vittoria che reca il marchio infuocato di Dusan Vlahovic, match-winner con un goal lampo (arrivato nel corso del quarto minuto di gioco) che è bastato per avere la meglio e chiudere la stagione quantomeno con un titolo in tasca.

La risposta migliore da parte di un giocatore che sembrava aver smarrito lo smalto dei tempi migliori, quando grazie alle sue reti la Juventus sognava in grande e un obiettivo ben più prestigioso chiamato Scudetto.

  • MIGLIORE IN CAMPO

    Ridurre la prova di Vlahovic al solo goal della vittoria juventina sarebbe profondamente ingiusto e non onesto dal punto di vista intellettuale: il serbo ha stravinto i vari duelli fisici con i difensori atalantini, letteralmente in panne quando il pallone passava dalle parti del classe 2000.

    Una prestazione da 8 in pagella, che avrebbe potuto essere impreziosita dalla doppietta personale: a cancellarla, per questione di meri millimetri, ci ha pensato il fuorigioco semiautomatico del VAR.

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  • SEMPRE PIÙ NELLA STORIA DELLA JUVE

    Oltre ad aver realizzato la rete più veloce della Juventus in una finale di Coppa Italia (dopo 3 minuti e 52 secondi), Vlahovic è anche diventato il terzo giocatore bianconero a segnare in due ultimi atti diversi della competizione: come riportato da 'Opta', in precedenza c'erano riusciti John Charles (1958/59 e 1959/60) e Savino Bellini (1937/38 e 1941/42).

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  • SPAURACCHIO DELL'ATALANTA

    Ogni sfida con Vlahovic sta diventando una sorta di incubo per l'Atalanta, che quando vede il nerazzurro della 'Dea' si infiamma: l'ex Fiorentina è stato coinvolto in sei goal nelle ultime cinque sfide al cospetto dei bergamaschi, dopo essere rimasto a secco nelle prime quattro.

    I vari De Roon, Hien e Djimsiti non sono riusciti a prendere le contromisure giuste per limitarlo al meglio ed evitare l'esito che alla fine non ha affatto sorriso all'Atalanta.

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  • PAROLE DA LEADER

    Intervistato da 'Mediaset' dopo il triplice fischio dell'arbitro Maresca, Vlahovic si è lasciato andare a dichiarazioni da vero leader: di chi sa che il futuro della squadra dovrà essere roseo, come il DNA del club richiede.

    "L'anno prossimo dobbiamo puntare a vincere tutto perché siamo la Juventus: il DNA della società e i tifosi chiedono questo".

    Obiettivo realisticamente complesso ma che, con un Vlahovic in formato super come quello ammirato all'Olimpico, non può essere precluso a priori.

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