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Vlahovic Napoli JuventusGetty

Vlahovic dopo Napoli-Juventus: "Non ho nulla da rimproverarmi, voglio diventare un grande attaccante"

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Serata negativa per la Juventus, sconfitta dal Napoli al 'Maradona' e ora con un solo punto di vantaggio sul Milan terzo: non è bastato il ritorno al goal di Chiesa, reso vano dalle reti di Kvaratskhelia e Raspadori.

È rimasto a secco Dusan Vlahovic, che ha avuto più di un'occasione per timbrare il cartellino: serbo poco lucido in fase di finalizzazione, nonostante il tanto spazio concessogli dalla difesa di Calzona.

L'attaccante serbo ha parlato ai microfoni di DAZN nel post-partita: nelle sue parole, tanta voglia di migliorare per ergersi definitivamente a leader tecnico della squadra.

  • POCO CINISMO

    "Se vogliamo fare uno step in più, queste occasioni vanno sfruttate. Ci sono state delle opportunità importanti ma non ho nulla da rimproverarmi perché sto dando tutto, stasera è andata così ma abbiamo fatto una grande partita. Mi complimento con i compagni, ho visto delle facce...".

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  • LA PALLA SPORCATA DA RUGANI

    "Volevo portarla in avanti, poi ho scelto di tirare prima ed è finita alta. Di solito segno, non ci ho pensato troppo. L'ho vista corta, pensavo che in caso di stop il difensore sarebbe potuto entrare in scivolata. Se voglio diventare quello che penso di poter diventare devo sfruttare queste occasioni. Cosa sto pensando? Di diventare un grande attaccante. Voglio sempre il massimo, con quattro occasioni altrettanti goal, ma il problema è la mancata vittoria e questo mi dispiace. Tutti vogliono diventare i migliori al mondo e si lavora per questo".

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  • SCUDETTO SFUMATO?

    "Il mister è stato bravo con questi tanti giovani, ci sono ragazzi di 18-19 anni come Yildiz e Nonge. Eravamo in lotta per lo Scudetto e dobbiamo continuare ad ascoltarlo, già dal prossimo anno dovremo pretendere lo Scudetto perché il resto non conta. Il mister ci ha fatto crescere tantissimo, ci sono state circostanze che ci hanno impedito di continuare la lotta. L'Empoli ci ha dato un colpo mentale, con l'Inter siamo entrati in partita dopo quella batosta. Avevamo l'Udinese in casa, poi sappiamo com'è andata".

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  • "CONTENTO CON UN TROFEO E LA CHAMPIONS"

    "A fine stagione sono contento se vinciamo un trofeo e ci qualifichiamo per la Champions. Agli obiettivi personali non ci penso: se uno fa 20 goal e non si vince non ha senso. Andrebbe bene anche il terzo o il quarto posto? No, assolutamente".

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