Vlahovic, missione derby: allenamenti speciali per esserci

Lavori individuali associati ad altri in gruppo. Ecco il riassunto della settimana che vivrà Vlahovic, a caccia della convocazione. Un percorso che verrà valutato quotidianamente dallo staff ma che, nelle intenzioni collettive, dovrebbe portare il 9 bianconero a essere della partita. Magari con un'autonomia non corposissima, ma in questo caso tra la presenza di Moise Kean e il rientro di Arek Milik, le rotazioni non mancherebbero.

Un avvio di stagione degno di nota, eccome, per il bomber della Vecchia Signora: 6 presenze condite da 4 reti e 1 assist. Performance di livello che sottolineano come il serbo rappresenti uno dei migliori nove su scala internazionale. E, inoltre, a 23 anni i margini di miglioramento certamente non mancano. Specialmente se la Juve dovesse migliorare la sua produzione offensiva. Ma questa è un'altra storia.

Proveniente da un'annata complicata, con mesi infernali condizionati pesantemente dalla pubalgia, Vlahovic lavora duramente per riprendere il filo del discorso. Un esempio di professionalità, e di voglia, che segue un unico obiettivo da centrare: primeggiare. E le battute iniziali del campionato vanno proprio in questa direzione. Musica per le orecchie di un autentico predestinato.

Il tandem funziona, decisamente, FC7 e DV9: 4 goal a testa e solidi segnali per il futuro. Per una Juventus alla ricerca della sua miglior espressione, ecco la coppia in prima linea. Nulla di sorprendente, considerando le abilità di Chiesa e Vlahovic, semplicemente apporti rassicuranti su base progettuale. In quanto molto, se non tutto, passa proprio dai piedi dei due. Sempre più a loro agio, sempre più protagonisti.