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ViniciusDAZN/GOAL

Vinicius vittima di insulti razzisti e gara sospesa: "Mi ha chiamato scimmia". Poi viene espulso

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Nuovo episodio di razzismo in Spagna all'indirizzo di Vinicius Jr, uno dei giocatori attaccati più spesso da ululati ed espressioni razziste sui campi della Liga spagnola. La lega iberica ha provato in tutti i modi ad arginare tale problema, ma puntualmente la situazione si è ripetuta.

Il nuovo caso è arrivato a Valencia, dove i padroni di casa hanno affrontato il Real Madrid di Ancelotti, reduce dalla debacle in semifinale di Champions League che ha escluso i Blancos dalla corsa alla finale, andata invece al Manchester City di Guardiola.

A Valencia, la gara è stata interrota dopo insulti a Vinicius, che hanno portato il brasiliano su tutte le furie. A fine match, dopo che il gioco è ripreso, il campione di Ancelotti è stato tra l'atro espulso dal direttore di gara Bengoetxea: rosso diretto e ulteriore caos, per una partita del campionato spagnolo - vinto nello scorso weekend dal Barcellona - che farà parlare di sè a lungo.

  • DUE PALLONI IN CAMPO

    Al 73' di Valencia-Real Madrid, con il risultato sull'1-0 in virtù del goal di Lopez nella prima frazione, Comert calcia il pallone verso Vinicius, a duello con Foulquier.

    Il problema è che il pallone colpito da Comert non era l'unico in campo: Vinicius aveva il possesso del principale in gioco, colpito dall'altro, quello calciato dall'avversario.

    In questo modo i due palloni sono venuti a contatto mentre Vinicius sfidava Foulquier nel tentativo di entrare in area.

    Caos per la situazione assurda venutasi a creare, con fallo alla fine per il Real Madrid al limite dell'area laterale.

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  • L'INSULTO RAZZISTA

    Mentre il direttore di gara valutava il da farsi con il check, dagli spalti è piovuto qualche insulto. Vinicius ha subito individuato l'autore dell'assalto pià grave nei suoi confronti, indicandolo e chiedendo giustizia al direttore di gara, mentre i compagni e gli avversari tentavano di trattenerlo.

    "Mi ha chiamato scimmia" ha detto Vinicius, furioso, indicando gli spalti. La gara è stata sospesa per dieci minuti, durante i quali al Mestalla si sono sentiti ulteriori insulti razzisti nei confronti del giocatore avversario.

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  • RISSA ED ESPULSIONE

    Nei minuti di recupero del secondo tempo, il Real Madrid è ancora sotto nel punteggio. Mamardashvili effettua l'ennesima parata miracolosa, su punizione di Kroos, con la palle che finisce in angolo. Musah tiene la sfera, i Blancos si arrabbiano: scatta la rissa.

    Vinicius è furibondo per i continui insulti che continuano a piovere dagli spalti e con gli animi accesi, colpisce Hugo Duro al volto durante il parapiglia tra tutti i giocatori vicino all'area del Valencia.

    Dopo il lungo check al monitor, il direttore di gara espelle Vinicius con un rosso diretto. Il brasiliano è uscito dal campo mostrando al pubblico il segno del due con le dita, probabilmente relativo alla seconda serie in cui il team di Valencia ha rischiato di finire spesso durante l'annata 2022/2023.

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  • LE PAROLE DI ANCELOTTI

    "Non voglio parlare di calcio, voglio parlare di quello che è successo qui" ha detto Ancelotti al termine della gara. "La Lega ha un problema. Non è una persona che gli urla 'scimmia', è uno stadio che insulta un giocatore con del razzismo".

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  • LA RISPOSTA DEL VALENCIA

    "Ancelotti ha sbagliato, il Mestalla non ha urlato mono (scimmia, ndr) a Vinicius" ha detto il dirigente del Valencia, Solis al termine della gara. "Spero che il Real Madrid mostri la sua signoria e rettifichi".

    Solis parlava dei video in cui si vedono decine di tifosi intonare il coro 'Tonto' (scemo) e non 'Mono', senza negare però i precedenti insulti dopo la questione del doppio pallone:

    "Coloro che sono stati razzisti saranno localizzati e saranno espulsi".

  • IL MESSAGGIO DI VINICIUS

    Al termine della gara ha parlato anche Vinicius, attraverso i propri canali social. Un duro messaggio via Twitter ed Instagram:

    "Non era la prima volta, né la seconda, né la terza. Il razzismo è normale nella Liga. Il campionato pensa che sia normale, lo fa anche la Federazione e gli avversari lo incoraggiano. Mi dispiace tanto. Il campionato che una volta apparteneva a Ronaldinho, Ronaldo, Cristiano e Messi oggi appartiene ai razzisti. Una nazione bella, che mi ha accolto e che amo, ma che ha accettato di esportare nel mondo l'immagine di un Paese razzista. Mi dispiace per gli spagnoli che non sono d'accordo, ma oggi, in Brasile, la Spagna è conosciuta come un paese di razzisti. E sfortunatamente, per tutto ciò che accade ogni settimana, non ho difese. Sono d'accordo. Ma io sono forte e andrò fino in fondo contro i razzisti. Anche se lontano da qui".

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