Vinicius Jr appartiene ai calciatori di fama mondiale: è ora che il brasiliano del Real Madrid riceva il rispetto che merita

Il suo non è stato un viaggio semplice. Per molto tempo Vinicius era il giocatore di talento incompreso. Lanciato nel Real forse prima di essere pronto, l'esterno ha commesso innumerevoli errori e si è guadagnato la sfortunata reputazione dell'uomo che falliva le grandi occasioni. Ha attirato così le ire non solo dei tifosi del Real Madrid ma anche dei suoi compagni di squadra, con Karim Benzema che ha notoriamente invitato Mendy a non passargli la palla per paura che stesse "giocando contro di noi".

Non ha aiutato il fatto che Vinicius sia arrivato in un Real Madrid che stava attraversando una fase di transizione nella zona offensiva. Il trio di centrocampo alle sue spalle, formato da Luka Modric, Kroos e Casemiro, era da tempo considerato il migliore al mondo. Ma le cose erano meno definite in attacco.

Benzema era la superstar, mentre sulle fasce regnava l'incertezza. Eden Hazard si è rivelato un costoso spreco di denaro, mentre i continui infortuni di Gareth Bale ed il suo apparente disinteresse hanno lasciato i Los Blancos in difficoltà. Ciò ha costretto un Vinicius ancora giovanissimo a entrare nell'undici titolare col compito di sostenere parte del carico offensivo per una squadra che non era al meglio.

I soli sei goal e quattro assist nelle sue prime due stagioni di Liga non promettevano niente di buono.

Ma qualcosa è cambiato con l’inizio della stagione 2021-22 col ritorno di Ancelotti in panchina dopo sei anni. Il tecnico ha cambiato lo stile di gioco dei Blancos, lasciando libertà ai giocatori creativi, piuttosto che chiedergli di seguire il tipo di schemi offensivi che hanno contraddistinto il calcio europeo negli ultimi anni. Benzema era al centro di tutto, l'attaccante permetteva di girare intorno a lui, controllando la palla in profondità o aprendo spazi per i compagni.

E anche se Benzema ha segnato la maggior parte dei goal – e ha vinto il Pallone d'Oro quella stagione – Vinicius è stato forse il principale beneficiario. Non più vincolato sulla fascia sinistra, il brasiliano ha scorrazzato per tutto il campo, incoraggiato ad affrontare il suo uomo nell'uno contro uno. La sua intesa con Benzema, lo stesso giocatore che aveva chiesto di non passargli il pallone, si è trasformata quasi in telepatia.

I numeri del brasiliano sono da leggere: 17 goal in Liga, quattro in Champions League. Oltre ad aver fornito 16 assist in tutte le competizioni. Ancora appena ventunenne, Vinicius era definitivamente esploso.

Forse il momento più importante di quella stagione è stato il suo atto finale. Il Real Madrid ha offerto una tipica prestazione da Champions League contro il Liverpool nel maggio 2022. I Blancos hanno trascorso la maggior parte della gara sotto pressione e spesso si sono affidati a Courtois - che ha effettuato 12 parate quella notte - per rimanere in partita. Alla fine, hanno avuto solo una chiara occasione, un contropiede ben costruito. E Vinicius fu colui che lo concretizzò.

È stato il suo contributo più importante fino ad oggi con i bianchi del Real Madrid, e ha dato il via a una serie di importanti goal europei sul palcoscenico più importante. Ne segnò due contro il Liverpool l'anno successivo ad Anfield e uno contro il Manchester City nella semifinale di quell'anno. Solo in questa stagione ha avuto un impatto maggiore.

Vinicius ha stracciato il Barcellona nella finale della Supercoppa spagnola, segnando una tripletta nella vittoria per 4-1. E contro il Bayern Monaco il mese scorso è stato ancora migliore. Vinicius ha segnato un bel goal portando il Real in vantaggio all'Allianz Arena, e ha ritrovato la rete dal dischetto per il 2-2 contro il Bayern Monaco. Poi si è confermato segnando il secondo goal nella vittoria per 2-0 sul Dortmund nella finale di Wembley.

Tutto questo è accaduto nel mezzo della crescita di Vinicius come marchio. Ha sempre attirato l'attenzione con la sua gamma di dribbling, movimenti rapidi e tagli. Anche quando sprecava occasioni, il brasiliano era un must da vedere in TV, se non altro per il modo in cui lo faceva e per le abilità nei momenti salienti che colmavano le lacune. E man mano che le sue qualità calcistiche si sono sviluppate, il suo potere da star non ha fatto altro che crescere.

Oggi Vinicius è un Galactico nel senso tradizionale. Fa sembrare divertente il calcio e ha una personalità che si diffonde a tutti i livelli. Ha un immenso seguito sui social media, trascorre il tempo con Neymar e ha sostenuto innumerevoli cause dentro e fuori dal campo.

Non è un segreto che il calcio spagnolo – e lo sport in generale – abbia un problema col razzismo. Vinicius, sfortunatamente, è stato al centro di quel dibattito. Spesso fischiato e insultato dai tifosi rivali, l'esterno è stato costretto a schierarsi apertamente contro un problema che lo perseguita.

Non esiste un modo per un giovane, a soli 23 anni, di riuscire a gestire quella pressione. Vinicius è un calciatore d'élite, non un attivista per i diritti civili a tempo pieno. Ma nonostante questo ha affrontato l’odio sistemico nel calcio ed è diventato una voce cruciale contro gli abusi a cui lui e innumerevoli altri giocatori di colore sono stati soggetti. La grandezza nello sport va oltre ciò che accade in campo e Vinicius, in circostanze forzate o meno, l’ha raggiunta.

Nonostante tutte le sue qualità, non sembra esserci un apprezzamento universale del talento di Vinicius. Siamo entrati in una strana era di superstar del calcio. Lionel Messi e Cristiano Ronaldo hanno visto scadere il loro tempo ai vertici del calcio, col duello tra i due nemici per il Pallone d'Oro che volge al termine.

Il loro erede doveva essere Neymar. Ma un mix di infortuni e l'innegabile mancanza di un torneo o di una stagione strepitosa hanno visto il brasiliano perdere il favore degli elettori del Pallone d'Oro. Da allora Erling Haaland e Mbappe si sono presi il centro della scena e vengono considerati i due migliori giocatori al mondo sia dagli appassionati di calcio sui social che dagli esperti di media.

Ma per qualche motivo Vinicius non riesce a inserirsi in questo circolo. Forse perché i talenti di Haaland e Mbappe sono molto più tangibili e facilmente quantificabili. Entrambi segnano goal a palate e sono stati i fuoriclasse indiscussi delle rispettive squadre. Haaland al suo primo anno in Inghilterra ha battuto ogni record disponibile in Premier League. Mbappe ha trovato la rete più di 40 volte in una stagione non giocata al 100%.

Vinicius non segna a quel ritmo e non fornisce abbastanza assist per compensare questa differenza. In un mondo basato sulle statistiche, l'ala pura più talentuosa del calcio non ottiene il riconoscimento che merita.

Questo potrebbe cambiare nei prossimi mesi. La corsa al Pallone d'Oro appare più aperta rispetto alle ultime. Messi probabilmente ha vinto per l'ultima volta nel 2023; nemmeno il trionfo della Copa America potrà compensare il sentimento anti-MLS che probabilmente vedrà gli elettori guardare all'Europa.

Haaland e Mbappe pensavano di essere i prossimi, ma il norvegese ha leggermente peggiorato il suo rendimento col Manchester City quest'anno ed è stato oggetto di pesanti critiche durante tutta la stagione. Anche Mbappe è stato deludente, non riuscendo a conquistare l'ambita Champions League.

Anche se il Real Madrid ha fatto sembrare facile la Liga, il brasiliano ha sempre dato risultati nelle competizioni europee. E mentre Bellingham sarà sicuramente pronto a contendergli il premio, soprattutto se porterà l'Inghilterra alla gloria di Euro 2024, questa sembrerebbe essere la migliore possibilità per Vinicius di vincere un Pallone d'Oro.

In ogni caso ci saranno sicuramente altre opportunità. Vinicius deve ancora raggiungere il suo apice e, dopo aver firmato un contratto a lungo termine per rimanere nella capitale spagnola, probabilmente trascorrerà i suoi anni migliori giocando in una squadra di livello mondiale che dovrebbe competere per ogni vittoria. Ancelotti potrebbe aver avuto ragione nel dire che Vinicius è il miglior giocatore del mondo. La cosa spaventosa è che il brasiliano sta solo migliorando.