Vincenzo Italiano, fino a pochi mesi fa, era l'allenatore del "quasi". Quasi vincente, quasi capace di alzare un trofeo. Ci era andato vicino più e più volte ai tempi della Fiorentina, perdendo tre finali in due anni. E poi, "quasi" per magia, ecco il trionfo in Coppa Italia. Ma sulla panchina del Bologna.
Solo che la bravura di Italiano non la scopriamo certo oggi: era già venuta alla luce allo Spezia prima e poi nei tre anni di Firenze. Un gioco piacevole, le qualificazioni alla Conference League, i trofei accarezzati e ogni volta sfuggiti per un nonnulla: gli ingredienti per costruire un allenatore di successo iniziavano a essere mescolati.
Anche il Napoli, che stasera lo sfida nella finale della Supercoppa Italiana, si è accorto di lui in tempi non sospetti. Tanto che proprio Italiano era stato inserito tra i candidati più concreti per il dopo Luciano Spalletti nell'estate del 2023, quella dell'ebbrezza post terzo Scudetto, ma anche post doppia finale persa dalla Fiorentina contro l'Inter (Coppa Italia) e il West Ham (Conference League).
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