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I verdetti della Covisoc per la Serie C: Inter Under 23 al posto della SPAL, niente riammissione per il Milan Futuro

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Giornata importante per la Serie C: sono infatti arrivate le decisioni della Covisoc in merito alle domande d'iscrizione al campionato presentate dai club interessati.

Alla fine è giunto l'ok per 56 casi sui 57 totali, con la SPAL a risultare l'unica esclusa dal lotto: la società ferrarese sarà così costretta a ripartire dai dilettanti, dopo tanti anni di professionismo culminati con le stagioni trascorse in Serie A.

Di seguito tutti i verdetti della Covisoc relativi alle partecipanti ai tre gironi della Serie C 2025/26.

  • INTER UNDER 23 AL POSTO DELLA SPAL

    A prendere il posto della SPAL sarà l'Inter Under 23, formazione giovanile del club nerazzurro pronta a esordire nella prossima stagione.

    Ripescaggio avvenuto in base alla graduatoria stilata secondo il regolamento federale, che prevede - nell'ordine - l'ingresso in scena di una formazione Under 23, di una squadra proveniente dalla Serie D e di un club che nell'annata precedente ha disputato la Serie C.

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  • RIAMMESSE PRO PATRIA E CALDIERO TERME

    Per quanto riguarda le riammissioni, invece, queste si attivano in caso di mancata presentazione della domanda d'iscrizione da parte di una società, come avvenuto per Brescia e Lucchese.

    A prendere il posto di queste due compagini saranno Pro Patria e Caldiero Terme, entrambe retrocesse al termine dei playout giocati rispettivamente contro Pro Vercelli e Triestina.

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  • IL MILAN FUTURO RESTA IN SERIE D

    Nulla da fare, invece, per il Milan Futuro, retrocesso dopo il playout che ha sorriso alla SPAL (la cui domanda d'iscrizione, come abbiamo visto, non è stata però accolta dalla Covisoc).

    La squadra rossonera sarà così di scena in Serie D nella stagione 2025/26.

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  • GLI EVENTUALI RICORSI

    Per la presentazione degli eventuali ricorsi dei club bocciati ci sarà tempo fino al 17 giugno, quando la Covisoc inoltrerà tutta la documentazione alla FIGC.

    Le decisioni a riguardo saranno poi annunciate nel Consiglio Federale di giovedì 19, ovvero due giorni più tardi.

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