Varane spiega come alla base di alcune delle peggiori partite giocate in carriera ci fossero proprio infortuni alla testa: "Sì, ho avuto diverse commozioni cerebrali. Se guardiamo indietro alle tre partite più brutte della mia carriera, ce ne sono almeno due in cui avevo subito un trauma cranico qualche giorno prima".
Una di queste risale agli ottavi di finale dei Mondiali 2014 contro la Nigeria. Pochi giorni dopo Varane sarebbe sceso regolarmente in campo per i quarti di finale:
"Ho terminato la partita con la Nigeria col pilota automatico. Se qualcuno mi avesse parlato in quel momento, non so nemmeno se avrei potuto rispondere. Non ricordo la partita dopo questo shock. Sentivo affaticamento agli occhi. Ripensandoci mi chiedo: se avessi saputo che era una commozione cerebrale, l'avrei detto, anche se significava non giocare quella partita? Non lo so. So che in questi dieci anni si fanno più test. Allora come potevo misurare la mia capacità di giocare o meno contro la Germania ai quarti? Non si può dare la colpa neanche ai medici, è una situazione un po' complicata. In dieci anni non ho mai voluto parlarne perché può sembrare una scusa e non avrei mai voluto che sembrasse così, perché non lo è".