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Tudor Juventus HD

Unpopular Opinion - Tudor va giustificato, la rosa della Juventus è stata evidentemente sopravvalutata

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La nostra Unpopular Opinion vi porterà a dibattere, discutere, polemizzare e riflettere su concetti, idee e punti di vista che il calcio di oggi ha ormai forse esasperato.

  • UNA GESTIONE DEL MERCATO SBAGLIATA

    Partiamo dalla costruzione della Juventus 2025-2026. Partiamo dall'allenatore, Igor Tudor, che evidentemente non era la prima scelta. E questo già la dice lunga.

    Passiamo poi al mercato. Continuo a pensare che David a costo zero, al netto del rendimento, sia stato un grande acquisto. Ma con l'arrivo del canadese, a mio modo di vedere, la cessione di Vlahovic avrebbe dovuto essere la logica conseguenza. Invece il serbo è rimasto, nonostante il contratto in scadenza, diventando più un problema che una risorsa per Tudor. Creando un dualismo che non serviva con David, preso per essere centrale nel progetto bianconero.

    Per non parlare del riscatto di Conceicao: 35 milioni di euro che potevamo francamente essere utilizzati per rafforzare altri reparti, come la difesa o il centrocampo. Lo scambio Alberto Costa-Joao Mario si è rivelato un clamoroso autogoal, al punto che Tudor ha preferito adattare Kalulu come quinto che far giocare il portoghese. Per Openda, con l'obbligo di riscatto, verranno spesi 44 milioni, ma non è mai stata una richiesta di Tudor e la frase detta dopo la sconfitta di Como - "Fabregas ha scelto tutti i suoi giocatori, è una bella cosa... " - lo ha fatto intendere chiaramente. 

    Zhegrova è arrivato praticamente infortunato e il suo impatto è ancora tutto da valutare. Troppi rebus e poche certezze. Una gestione confusionaria che si sta riflettendo palesemente sul rendimento della squadra.

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  • Yildiz Juventus ChampionsGetty Images

    BREMER, YILDIZ, MA POI?

    C'è una Juventus con Bremer e c'è una Juventus senza Bremer. Questo lo si era capito già nella scorsa stagione dopo l'infortunio.

    L'assenza di leadership, di trascinatori, è evidente negli ingranaggi bianconeri. E quando manca un giocatore come Bremer, il sistema smette in parte di funzionare.

    Così come quando non si accende il talento di Yildiz. Davanti la Juventus è dipendente dalle sue giocate e raramente riesce a trovare dei diversivi. Perché nel complesso alla squadra di Tudor manca la qualità, mancano le alternative.

    Va bene Bremer, va bene Yildiz, ma il resto? Thuram a parte, forse il più costante, sono troppi i giocatori che si accendono e spengono ad intermittenza. Vlahovic su tutti, ma anche Conceicao. Cambiaso, Gatti e Kelly non danno garanzie di rendimento, Koopmeiners (preso per essere un valore aggiunto nella Juve presente e futura) è in un tunnel senza uscita. 

    "C'è costantemente qualcosa che non va alla Juventus", ha detto Del Piero dopo la sconfitta di Madrid.  Manca un'identità, mancano dei punti di riferimento. E quelli che ci sono già non possono bastare per essere una Juve degna di questo nome. 

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  • LA JUVE PUÒ FARE DI PIÙ... SÌ, MA QUANTO DI PIÙ?

    Sette partite di fila senza vittorie. Uno score negativo per chiunque, non soltanto per la Juventus.

    Si può fare sicuramente di più, questo è chiaro. Ma la domanda è: quanto di più?

    Cosa significa di più? Dove pensiamo che possa arrivare questa Juventus? 

    Se fare di più significa lottare per lo Scudetto siamo totalmente fuori strada. Perché allora vuol dire che questa rosa è stata evidentemente sopravvalutata.

    Se fare di più significa, alla lunga, arrivare tra le prime quattro in Serie A e qualificarsi perlomeno ai playoff di Champions, allora sì, questa Juve è sicuramente attrezzata per farlo.

    Non è attrezzata per vincere lo Scudetto, non lo è tecnicamente né mentalmente. E non è a maggior ragione attrezzata per arrivare in fondo in Champions.

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  • TUDOR CAPRO ESPIATORIO

    Come detto, Tudor non è mai stato una prima scelta. Alcune decisioni di mercato gli sono state imposte e lui sta cercando di fare il possibile con il materiale che ha.

    Vero è che non ha ancora trovato un 11 titolare, ma è altrettanto vero che i problemi della Juventus non sono nati con Tudor, ma c'erano già anche prima. Sono soltanto venuti fuori alle prime difficoltà.

    La scorsa stagione, in una situazione molto simile, Thiago Motta ha goduto di molto più credito da parte dei media ma anche dei tifosi. Tudor, invece, è stato già messo in croce, un po' come fatto dal mondo Milan con Fonseca prima dell'arrivo di Conceicao.

    Tudor è semplicemente il capro espiatorio, ma in questo momento un cambio in panchina non cambierebbe particolarmente le cose. La Juventus è ancora in corsa per arrivare tra le prime quattro e quello è un obiettivo che Tudor ha già dimostrato di saper centrare.

    Volere di più è francamente utopia. Non è questione di allenatore, non adesso, perlomeno. 

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