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Soulè Unpopular Opinion

Unpopular Opinion - La Nazionale che elemosina Soulé è lo specchio di un'Italia che ormai non crede più a se stessa e ai suoi talenti

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La nostra Unpopular Opinion vi porterà a dibattere, discutere, polemizzare e riflettere su concetti, idee e punti di vista che il calcio di oggi ha ormai forse esasperato. 
  • LA NAZIONALE È APPARTENENZA, BASTA FARE L'ELEMOSINA

    Forse, in questo calcio ormai frenetico e sempre più privo di valori, si è perso un po' il significato e l'essenza di indossare la maglia della propria Nazionale.

    Di rappresentare il proprio paese, di sognare quel momento in cui ti è arriva quella chiamata, quella che attendi da una vita, da quando hai iniziato a fare il calciatore.

    Il sogno di Soulé è stato sempre (e giustamente) quello di vestire la maglia dell'Argentina. D'altronde quale dovrebbe essere il sogno di un ragazzo nato a Mar del Plata? Perché dovrebbe giocare per l'Italia?

    Voi direte: 'perché ha il passaporto italiano in virtù delle sue origini (stiamo parlando della madre che discende da emigranti italiani)'. Io vi rispondo: 'no, perché l'Argentina non lo ha più convocato'. Ma davvero una nazionale come quella italiana ha bisogno di fare l'elemosina?

    Davvero abbiamo bisogno di andare a convocare un giocatore che fino a un anno fa aveva detto (a Spalletti) di stare aspettando una chiamata dell'Argentina perché il suo sogno è quello di indossare (torno a dire giustamente) la maglia albiceleste?

    Non voglio farne questione di principio populista, ma la nazionale è sempre stata e deve essere appartenenza. La maglia della nazionale te la devi sentire addosso, non può e non dove essere un ripiego. 

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  • MA POI ABBIAMO DAVVERO BISOGNO DI SOULÈ?

    Adesso è facile, tra l'altro, dire che tutti vorrebbero Soulé in nazionale. Parliamo del leader tecnico della Roma, pronto a vivere in via definitiva la stagione della sua consacrazione. 

    Facile lasciarsi trascinare dagli entusiasmi e dalla voglia di avere qualcosa di più in anni nei quali l'Italia ha avuto sempre qualcosa in meno. Ma c'è davvero bisogno di Soulé? Quanto sposterebbe la sua presenza in nazionale?

    Nel caso di Retegui, la disperazione per la mancanza di un '9' ha portato Mancini a pescare in Argentina per provare a risolvere il problema, Non che in quell'occasione, per lo stesso motivo di Soulé, fossi d'accordo, ma a livello tecnico poteva sicuramente avere più senso. 

    Adesso, per dire, ruolo su ruolo, cosa ha realmente in più Soulé di Orsolini? Se parliamo strettamente di numeri, l'argentino viene da una stagione singhiozzante con la maglia della Roma dopo l'exploit di Frosinone e solo adesso sta trovando continuità di rendimento. Orsolini è reduce da tre stagioni consecutive in doppia cifra in Serie A e quest'anno ha già segnato 4 goal in 6 partite.

    Però nel pensiero generale non c'è paragone. E francamente non riesco a capire il perché, tralasciando il fatto che uno è argentino e sogna di giocare con l'Argentina, l'altro è italiano e sogna da una vita di essere protagonista con la maglia azzurra. 

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  • L'ITALIA NON CREDE PIÙ A SE STESSA E AI SUOI TALENTI

    L'impressione, preoccupante, è che l'Italia non ci creda più. Non ci creda più come movimento, non ci creda più nelle intenzioni.

    La prova è stata la convocazione di Retegui e adesso il tentativo di prenderci Soulé nella speranza che l'Argentina nel frattempo non cambi idea.

    Francamente è scoraggiante. Lo è per i nostri talenti, che stanno lì a sperare di avere una chance e poi si vedono passare davanti un argentino che magari ha dimostrato qualcosina in più di loro.

    Io capisco che non facciamo un Mondiale dal 2014, capisco sia frustrante, ma sembra ormai che ci siamo rassegnati. Che noi non tireremo mai fuori uno Yamal, un Mbappé, un Musiala, un Julian Alvarez. Quindi pensiamo a convincere Soulé a tornare sui suoi passi ed accettare l'Italia. 

    Ci accontentiamo degli 'scarti' (nel senso puramente sportivo del termine) e nemmeno ci proviamo a valorizzare quello che abbiamo, perché siamo già convinti non sia abbastanza. Ma noi siamo l'Italia. Siamo la nazionale che ha vinto quattro Mondiali e cinque Europei Under 21 (record condiviso con la Spagna). 

    Possibile che non nascano più talenti nel nostro paese? O siamo semplicemente noi, come federazione, come intenzione, come movimento, che non riusciamo più a farli diventare grandi? Gli allenatori delle giovanili pensano più ai risultati, alla loro carriera, che alla crescita dei giocatori. E fino a quando la penseremo così, allora, andremo a fare l'elemosina da Soulé.