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sergio conceicaoGetty Images

Ufficiale, Sergio Conceição lascia il Porto: aveva rinnovato per 4 anni alla fine di aprile

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Sergio Conceição non è più l'allenatore del Porto. Se n'è andato sbattendo la porta, solo poche settimane dopo aver rinnovato il proprio contratto con i Dragões.

Il Porto stesso ha comunicato ufficialmente la separazione dall'ex esterno di Lazio, Parma e Inter, suo allenatore dal 2017. Il motivo risiede principalmente nel cambio di presidente: l'ex patron Pinto da Costa ha perso le elezioni, lasciando la propria carica ad André Villas-Boas.

Nelle scorse settimane il nome di Conceição era circolato nell'ambiente del Milan, prima che la scelta dei rossoneri ricadesse definitivamente sul connazionale Paulo Fonseca.

  • IL COMUNICATO DEL PORTO

    Nella notte tra lunedì e martedì, il Porto ha annunciato ufficialmente l'addio di Conceição, parlando di "risoluzione unilaterale".

    "Il Porto informa, ai fini di quanto previsto dal comma 1 dell'articolo 17 del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile, a seguito della notizia che è stata trasmessa stasera dai media in merito al contratto dell'allenatore Sérgio Conceição:

    L'allenatore ha con questa società un contratto che scade il 30 giugno 2024, che sarà integralmente rispettato da entrambe le parti.

    Per quanto riguarda l'accordo di prolungare il contratto di lavoro per altri quattro anni, comunicato il 25 aprile 2024 e che entrerebbe in vigore il 1 luglio 2024, l'allenatore ha annunciato pubblicamente oggi di aver risolto unilateralmente il contratto, secondo i termini della facoltà concessa a lui dalle rispettive clausole. Il rapporto di lavoro tra le parti terminerà, come tale, il 30 giugno 2024.

    Tale risoluzione non implica il pagamento di alcun importo da parte del Porto (oltre, naturalmente, agli stipendi e ai bonus relativi al contratto ancora in vigore)".

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  • DAL RINNOVO ALL'ADDIO

    Sergio Conceição, in scadenza a fine giugno e particolarmente apprezzato in Europa, aveva rinnovato il proprio contratto con il Porto lo scorso 25 aprile: il nuovo vincolo sarebbe scaduto tra quattro anni, nel 2028.

    Solo che tre giorni dopo Pinto da Costa, l'ex presidente con cui Conceição è diventato grande in panchina, ha però perso le elezioni: al suo posto è stato nominato André Villas-Boas, l'ex allenatore tra le altre di Chelsea e Tottenham, che ha così iniziato una nuova e inedita fase della propria vita e della propria carriera.

    Villas-Boas ha scelto di cambiare in panchina, rivolgendo le proprie attenzioni verso Vitor Bruno. Ovvero uno degli assistenti di Conceição. Sarà lui, che in mano aveva anche una proposta dal Qatar, il nuovo allenatore del Porto.

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  • LE POLEMICHE

    Conceição non ha preso bene la scelta del nuovo presidente e il "tradimento" dello stesso Vitor Bruno. Tanto da emettere a sua volta un duro comunicato contro la società, attaccando anche il suo ormai ex assistente.

    "Oggi ho annunciato la risoluzione del contratto firmato con il Porto il 25 aprile di quest'anno, alle condizioni sempre annunciate. Si è concluso con successo un periodo di 7 anni e 11 titoli, di grandi traguardi sportivi nella vita del nostro club.

    Gli eventi recenti, vale a dire la violazione della fiducia da parte di un membro del mio staff tecnico, l'interferenza nella sua integrità e coesione a mia insaputa, mi lasciano esausto e disilluso. Io sono sempre stato guidato dalla franchezza e dalla lealtà.

    Presto renderò tutto pubblico e dirò la verità dei fatti, compresi i seguenti punti:

    • Il rinnovo del 25 aprile, in cui ho voluto inserire la clausola che ora mi permette di lasciare il Porto, senza alcun costo per il club. Questo è l'impegno che ho preso con il presidente Jorge Nuno Pinto da Costa, ma soprattutto con i soci del Futebol Clube do Porto;
    • Il rinnovo con il restante staff tecnica, che è già stato da loro commentato e che ha seguito le tempistiche comuni di questi processi;
    • Il ritardo di questo processo, che si è scontrato con la riluttanza a mettere in pratica, ciò che ha mantenuto per anni il club all'apice del calcio portoghese, un discorso di integrità e trasparenza legittimato dai soci;

    È sempre stata la fedeltà a questo club a trattenermi qui. È anche per questa stessa lealtà verso le persone che sono qui con me da oltre 30 anni, e verso i membri del Porto, che oggi faccio questo passo.

    Non sarà una violazione dei valori e un tradimento da parte degli altri che mi farà mettere in dubbio i miei valori e la mia parola. Come avevo promesso, lascio il Porto con la stessa dignità con cui sono entrato. Non sono venuto qui per soldi, e non è per il denaro il motivo per cui voglio andarmene.

    Parto con il senso del dovere compiuto. Sono 17 i titoli che lascio come contributo, dal campionato nazionale juniores del 1991/92, all'ultima Coppa del Portogallo.

    Ringrazio ognuno dei nostri tifosi per il sostegno che ho sentito da quando avevo 16 anni, quando mio padre mi lasciò sulla porta dell'Estádio das Antas.

    Grazie anche al mio staff tecnico, tutto lo staff di supporto di Olival e Dragão. A tutti i giocatori che ci hanno permesso di festeggiare tanti titoli in questi 7 anni.

    E soprattutto alla mia famiglia, che mi ha aiutato a sopportare il peso di essere l'allenatore del Porto negli ultimi 7 anni.

    Per sempre, uno di voi.

    Sergio Conceiçao".

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  • NIENTE INDENNIZZO

    Conceiçao aveva inizialmente chiesto un indennizzo di 14 milioni di euro nel caso uno dei suoi assistenti - Vitor Bruno, appunto - fosse stato promosso al suo posto come nuovo allenatore del Porto. Richiesta che successivamente è scesa a 10 milioni.

    Alla fine il tecnico ha fatto valere la clausola di risoluzione unilaterale del contratto, ma senza indennizzi. In ogni caso, dopo sette anni di successi la separazione si è consumata tra le polemiche.

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