E ora si fa sul serio. Già, proprio così, con la Juventus impegnata - questa sera, ore 20.45 - in quel di Udine. Primo appuntamento ufficiale, missione chiara: partire nel migliore dei modi. Nonostante la prima di campionato rappresenti sempre una gara a trabocchetto da non sottovalutare. Diverse scelte a diposizione di Max Allegri, con molteplici calciatori chiamati a imporsi con personalità.
Getty/GOAL
Getty ImagesVLAHOVIC: TRA CAMPO E MERCATO
Il tormentone Dusan Vlahovic è destinato a tenere banco fino al termine della sessione. Ad oggi non sembrerebbero sussistere i presupposti per completare lo scambio con il Chelsea che coinvolge Romelu Lukaku. Ad oggi, appunto. In quanto mai dare qualcosa per scontato nel mercato: specialmente nelle battute conclusive. Intanto, però, ecco la prima giornata di Serie A. Con l'attaccante serbo chiamato a sfornare una prestazione incisiva con tanti saluti ai problemi di pubalgia che lo hanno pesantemente condizionato nella passata stagione.
WEAH: UNA FRECCIA DI RARA DUTTILITA'
Finora unico volto nuovo della campagna acquisti estiva, Timothy Weah ha già catturato la scena. Un inserimento mirato e intelligente chiamato a cogliere la pesantissima eredità di Juan Cuadrado. E non solo, in quanto TW ha ampiamente dimostrato di poter ricoprire molteplici ruoli. L'ex Lille nel pre-campionato è apparso tra i più pimpanti, ragion per cui già a Udine lo statunitense reciterà un ruolo da protagonista. Insomma, segnali particolarmente positivi.
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OCCHIO A CAMBIASO
Rientrato sottotraccia all'ombra della Mole, Andrea Cambiaso si appresta a fare il salto di qualità. Più a suo agio a sinistra anziché a destra, il 23enne di Genova rappresenta un'opzione spendibile e credibile. Ragion per cui, alla Continassa sul suo conto hanno sempre avuto le idee chiare: vietato vendere. A meno di offerte extra lusso, attorno ai 25 milioni, mai pervenute.
Getty ImagesCHIESA HA UN'ALTRA GAMBA
Un altro calciatore. E non potrebbe essere altrimenti considerando il brutto infortunio rimediato nelle puntate precedenti. In questi casi, si sa, la ripresa è sempre soggettiva. E, dal canto suo, Federico Chiesa si è ritrovato a vivere mesi difficili. Tuttavia, il peggio è alle spalle. Ora, quindi, è tempo di (ri)alzare i decibel. Musica per le orecchie di un giocatore abituato a essere decisivo. Impensabile che il rendimento, fin da subito, possa garantire i 90' a tutta velocità. Ma i segnali andati in scena tra States e amichevoli nostrane sono stati positivi. In termini di cambi di direzione, continuità di rendimento e potenzialità dietro l'angolo.
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