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Tuttosport - Fagioli alla Procura Federale: "Non dormivo più, mi dicevano ti spezzo le gambe"

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12 mesi di squalifica, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, oltre a un'ammenda di 12500 euro: è questa l'entità della squalifica comminata a Nicolò Fagioli per il caso scommesse che negli ultimi giorni ha scosso il calcio italiano.

Dopo aver accettato di patteggiare, i legali del centrocampista della Juventus hanno dunque trovato un accordo con la Procura Federale.

Martedì 17 ottobre, Fagioli ha rilasciato la propria deposizione alla Procura Federale, e in particolare al procuratore Giuseppe Chiné, al procuratore aggiunto Giorgio Ricciardi e al sostituto procuratore Luca Scarpa. Frasi disperate svelate da 'Tuttosport' nella propria edizione odierna.

  • "TI SPEZZO LE GAMBE"

    "La notte avevo smesso di dormire - sono le parole di Fagioli - Più il tempo passava più il debito mi ossessionava. I soldi che dovevo continuavano ad aumentare e pensavo di giocare solo per tentare di recuperare.

    Ti spezzo le gambe, mi dicevano. Ma tanto ormai era così tanto il debito che anche se vincevo la scommessa non incassavo nulla. Tutto quanto andava solo ad abbassare la quantità di soldi che dovevo ancora a queste piattaforme".

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  • "TONALI MI SUGGERÌ DI GIOCARE"

    "All’inizio lo si fa perché si ha tanto tempo libero - ha continuato Fagioli - ci si allena la mattina e poi si gioca per vincere la noia, per provare l’ebbrezza".

    Il discorso si è poi spostato su Sandro Tonali.

    "Nel ritiro della nazionale Under 21, mi suggerisce di giocare su un sito illegale. Lo vidi giocare e gli chiesi cosa stesse facendo, mi disse che potevo farlo anch’io perché non c’era traccia delle scommesse. E mi fece registrare tramite un account al sito in questione.

    Le prime scommesse le piazzai su eventi di tennis e poi di calcio. Ho effettuato delle scommesse su siti irregolari, ricordo di uno denominato Betart e di un altro, Icebet, ce n’erano altri ma non ricordo come si chiamavano perché cambiavano nome ogni mese".

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  • "ERA UN DIVERTIMENTO, UN PASSATEMPO"

    Già a giugno, come riporta sempre 'Tuttosport', Fagioli parlava così a Chinè:

    "Scommettevo sia sulle partite di calcio, su casinò e tennis. Ho iniziato nell’estate del 2021 quanto mi trovavo nel ritiro U21 a Tirrenia: lo facevano gli altri, non mi sono posto il problema se questi siti fossero regolari o meno, per me la differenza fra il sito legale e quello illegale sta nel fatto che in quello illegale si può giocare senza anticipare somme, a credito.

    Era un divertimento, un passatempo. Prima soprattutto sul tennis per un anno, poi da gennaio 2022 quando sono arrivato a Torino ero in una condizione di stress per i debiti accumulati e da settembre dello stesso anno ho iniziato anche col calcio e con somme ingenti per cercare di recuperare".

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  • "SCOMMETTEVO SU PARTITE IN CORSO"

    "La Juventus - ha continuato Fagioli - fino dal periodo delle giovanili ci informava che era vietato per noi tesserati effettuare scommesse sia legali che illegali su partite di calcio: io ho giocato su partite sia di campionati nazionali sia internazionali ma non ho mai scommesso sulla Cremonese o sulla Juventus.

    Era mia abitudine scommettere spesso su partite di calcio mentre erano in corso di svolgimento. In quell’occasione puntai sul pareggio o sulla vittoria del Milan. Persi perché la partita finì due a uno per il Torino.

    In relazione alla ricevuta che mi viene mostrata in visione relativa alle partite di Champions League, Porto-Atletico Madrid e Real Madrid-lnter ho scommesso che avrebbero segnato meno di 3 o 4 goal. Anche in questa occasione si trattava di una piattaforma illegale Betart".

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  • "ACQUISTAVO OROLOGI E LI CONSEGNAVO"

    "Avevo già accumulato un ingente debito di 250mila euro a settembre 2022 e iniziarono le pressioni da parte dei titolari di siti illegali per indurmi a restituire gli importi

    Ogni tanto, per restituire almeno in parte queste somme provvedevo ad acquistare a Milano degli orologi di valore presso una gioielleria. Pagavo con bonifico bancario. Gli orologi alcune volte li ho consegnati io, altre volte passavano i titolari delle piattaforme e li ritiravano presso la gioielleria".

  • "ALLA JUVE NESSUNO SAPEVA"

    "Nel periodo successivo al settembre 2022 giocavo in modo compulsivo di fronte alla TV su qualsiasi evento sportivo che stavo vedendo, calcio compreso. Serie B e Lega Pro comprese.

    Scommettevo con una tale frequenza e anche su più eventi contemporaneamente che non sono in grado di ricordare.

    Non ho mai parlato delle mie scommesse con dirigenti e/o calciatori e/o tesserati della FC Juventus perché non mi fidavo di nessuno".

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  • I PRESTITI CHIESTI AI COMPAGNI

    "Sì, ho chiesto dei prestiti per pagare i debiti di gioco, perciò decisi di chiedere dei soldi ad alcuni amici e ad un compagno, al quale chiesi 40mila euro dicendogli che mi servivano per comprare un orologio e che mia madre mi aveva bloccato i conti. Gatti mi prestò i soldi che non ho ancora restituito e che tuttora mi chiede indietro.

    Altro prestito mi fu fatto da Dragusin, attualmente tesserato per il Genoa (che con Fagioli ha un passato importante nelle giovanili della Juventus, ndr) e da alcuni amici di Piacenza. Sempre di 40mila euro, anche questo accreditato tramite bonifico alla gioielleria dove compravo gli orologi di lusso da consegnare ai gestori delle piattaforme.

    Intendo precisare che è mia intenzione saldare tutti i prestiti ricevuti dai miei amici e compagni i quali erano all’oscuro delle ragioni reali per le quali ho chiesto il denaro.

    Sempre secondo 'Tuttosport', ma anche secondo 'Repubblica', il debito di Fagioli sfiorerebbe i tre milioni di euro, soprattutto con "piat- taforme illegali: betar.bet, specialbet.bet, bullbet23.com, con le quali non è mia intenzione saldare alcunché sia perché ho già consegnato tanti soldi, sia perché si tratta di scommesse nulle in quanto violano la legge italiana".

  • "HO SMESSO DI SCOMMETTERE"

    "Il periodo più brutto - ha concluso Fagioli - lo passai tra marzo e aprile 2023, quando ero talmente stressato e impaurito che durante la partita Sassuolo-Juventus feci un errore tecnico e fui sostituito. Appena uscito dal terreno di gioco mi misi a piangere di fronte alle telecamere, pensando ai miei problemi legati ai debiti delle scommesse.

    Preciso di aver smesso di scommettere e di avere intenzione di proseguire il percorso di cura".

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