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Igor Tudor press conference Champions LeagueGetty Images

Tudor sbotta contro il calendario prima di Real Madrid-Juventus: "Una pazzia, senza gli errori di Verona saremmo primi"

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La sconfitta di Como ha aperto ufficialmente la crisi della Juventus, chiamata a rialzarsi contro uno degli avversari più difficili ma anche su uno dei campi più prestigiosi del mondo.

I bianconeri infatti mercoledì sera affrontano il Real Madrid al 'Santiago Bernabeu' per la terza giornata della fase campionato di Champions League.

Un appuntamento sulla carta proibitivo ed allo stesso tempo l'occasione per dare un segnale importante in vista del prosieguo di stagione. 

Di seguito le parole di Igor Tudor alla vigilia di Real Madrid-Juventus.

  • IL CALENDARIO

    Il tecnico della Juventus ribadisce il suo disappunto per il calendario: "Le partite sono quelle che sono, perché abbiamo commentato questa pazzia di calendario. Io sto vedendo tre partite di Champions con Borussia, Villarreal e Real. Poi in campionato Inter, Atalanta e Milan. Io poi mi baso sulle partite della squadra e in alcune abbiamo fatto qualche grande partita. Poi partita dopo partita arriva la fatica. Alla Juve un pari porta frustrazione. Noi contro l’Inter abbiamo fatto una grande prestazione, Atalanta meglio noi e Verona dove nessuno mi dà un rigore e l’espulsione e infine il Milan dove prendiamo un punto e io sono contento, ma il tifoso no. Io mi sono spiegato questa crisi della Juve, ma tutte ste partite una dopo l’altra rendono tutto più difficile".

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  • GLI ERRORI

    Tudor analizza poi gli errori commessi: "I ragazzi potevano dare di più e anch’io potevo dare di più. Se pensiamo di cambiare modulo o spostare Kenan per fare punti, siamo sulla strada sbagliata. Noi siamo una buona squadra e dobbiamo avere onestà intellettuale e capacità di analisi e vedere cosa può fare e dare questa squadra. Noi dobbiamo analizzare con umiltà e lucidità. Uno 0-0 non sono due punti persi e ve lo dico io con grande autocritica nei miei confronti. Io sono il più grande critico di me stesso. A me questa squadra piace e questi giocatori sono buoni, però questa maglia pesa. Io penso a come superare queste problematiche. Se l’analisi è ‘noi siamo la Juve e si deve vincere sempre’, allora non è la strada giusta”.

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  • LA REAZIONE

    L'allenatore si aspetta sicuramente una reazione contro il Real Madrid: "Io mi aspetto una grande reazione, perché venire qua deve dare motivazioni. Io penso che faremo una bella partita. La Juventus si gioca tutto, perché siamo una grande squadra.Sarà una sfida bellissima tra due grandi squadre. Noi dobbiamo viverla nel modo giusto. Cosa ho detto alla squadra? Niente di particolare. Dobbiamo essere feroci e umili per fare goal. Poi vediamo come esce la partita”.

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  • IL FUTURO

    Tudor invece non pensa al suo futuro: "Io non leggo i giornali.Io posso solo reagire quando vedo l’energia di chi mi sta attorno. Io sono solo concentrato sulla squadra e su quello che devo fare. Io devo pensare a come aiutare la squadra e ai singoli. Io non penso mai a me e provo a fare il meglio rimanendo concentrato e lucido. Io ho sempre parlato apertamente e chi ha voluto conoscermi mi ha capito. Qua non ci sono segreti e il lavoro da allenatore è un continuo chiedersi cosa fare per il bene della squadra. Alla Juve un pareggio o una sconfitta ed è sempre stato così. Io sono molto lucido e mi è tutto molto chiaro. Sono sereno, mi sento bene e motivato ad andare avanti. Io voglio preparare ogni partita come una finale.Senza gli errori di Verona e con un altro sorteggio saremmo stati primi.È così e non ci sono scuse. È così al 100%, perché analizzo la prestazione”.

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